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Million Dollar Baby

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

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La recensione su Million Dollar Baby

di (spopola) 1726792
9 stelle

Una delle punte di diamente del cinema di Eastwood che di capolavori ne ha sfornati parecchi. Gli ultimi 45 minuti in particolare sono da urlo così delicati, sofferti, mai patetici... e quella voce fuori campo così magnetica che ti accompagna per tutto il film ... che neraviglia!

Un oscar meritatissimo fra tanti compromessi che spesso premiano per motivi commerciali e di mercato e nient'altro. Con tutto il rispetto per Scorsese, sarebbe stata una ignominia se il premio fosse andato a lui solo per riparare un torto: i torti rimango e nessuno può rimediare gli errori e le miopie del passato premiando opere che non meritano (di buone intenzioni è lastricato l'inferno, ma alla lunga non pagano, come non hanno pagato i ritardati premi di Venezia a Visconti dati per quel pastrocchio di Vaghe stelle dell'orsa o i riconoscimenti tardivia giganti assoluti che davvero hanno fatto la storia del cinema) Per ritronare al film dire che è girato da Dio, è dir poco; un film di genere che parla d'altro, con una classicità una recitazione e una sceneggiatura sempre più rari nel desolante panorama della cinematografia moderna. Per me, di gran lunga superiore al già notevole Mystic River, forse l'pera più sentita e sofferta del regista che mai era riuscito a prendermi cosi in profondità, senza eccessi di patetismo e con una storia che più banale non potrebbe essere se si escludono le impicazioni morali e tutto qyello che di vero e profondo ha saputo infondere il grande Clint. Regista reazionario e di destra? Può darsi che questa sia la sua connotazione politica, ma i risultati delle sue opere lo pongono in una dimensione di apertura totale così progressista e moderna che dimostrano come la vera sensibilità e l'arte non hanno connotazioni di colore o di schieramento: quando le opere sono davvero sentite, i risultati non possono che andare nella direzione in cui va la sensibilità e l'intelligenza, non ci sono mai vie di mezzo: certi soloni della nostra destra ottusa dovrebbero capire e artrendersi a questa inalienabile realtà!

La trama

La prima parte, pur perfetta, mi ha un pò stancato, ma solo perchè per me la boxe è un argomento che mi interessa così poco da infastidirmi addirittura e.. se non fosse stata trattata in punta di penna e con tutte le annotazioni di controno, avrebbe davvero potuto determinare il mio rifiuto verso l'opera... ma basta resistere e gli ultimi 45 minuti sono da urlo così delicati, sofferti, mai patetici... e quella voce fuori campo così magnetica che ti accompagna per tutto il film ... che neraviglia!

La colonna sonora

Perfetta

Cosa cambierei

Niente (io come ripeto trovo per il mio gusti un pò troppo lunga la prima parte, ma solo perchè per me di scarso interesse, ma è un giudizio così personale che non deve influenzarfe assolutamente.: il film è perfetto così, perchè senza quel prologo, anche la seconda parte perderebbe di spessore umano e di sofferta autenticità

Mike Colter

Bravissimo. Non ho altri aggettivi se non che è perfetto e insostituibile

Jay Baruchel

A posto, come del resto tutti, dai protagonisti all'ultimo comprimario, in questa opera che rasenta la perfezione

Morgan Freeman

Sublime e sofferto. (Ma perchè rfelegarlo nei non protagonisti? lui è protagonista assoluto del film come lo è la ragazza e Clint stesso). Che stupide catalogazioni quelle du Hollywood... Gli americani sono davvero un popolo strano

Hilary Swank

Più brava e coinvolgente che in Boys don't cry. Così vera e credibile, da lasciare senza fiato. Sono queste le vere attrici, queste le interpretazioni sopra le righe istrioniche e ruffiane che troppo spesso sembrano trovare l'avallo di una platea dal palato troppo facile più disponibile ad apprezzare l'esteriorità che la sostanza

Clint Eastwood

Unico. Anche lui da Oscar: anche lui assoluto e indiscusso protagonista del film

Clint Eastwood

Perfetta. L'ultimo vero regista classico. Quando non ci sarà più nemmeno lui sulla desolante scena americana che cosa resterà? C'è davvero da piangere di fronte alla presunzione e alla pochezza di molti pseudo-innovatori che spesso vanno poco oltre i videoclips d'autore

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