Regia di Adrian Lyne vedi scheda film
Film "cult" colonna sonora indimenticabile e meravigliosi numeri di danza.
La giovanissima Alex Owens, alias Jennifer Beals, si mantiene facendo di giorno la saldatrice in fabbrica e la notte lavorando come danzatrice in un locale notturno, coltiva però il sogno di entrare all'Accademia di Danza di Pittsburgh diventare ballerina professionista. Si allena per questo, senza sosta e con ottimi risultati, tuttavia al momento di iscriversi a un'audizione, le prende un attacco di panico e rinuncia. Una notte, nel night, dove si esibisce incontra Nick Hurley “il suo superiore” in fabbrica. Anche se tra i due si accende la fiammella dell’attrazione, Alex è perplessa, non ritenendo etico avviare una relazione col proprio capo. Nei giorni successivi un losco figuro Carlos, cerca di persuadere Alex e la sua amica Gloria a lavorare nel suo equivoco locale. Le ragazze rifiutano, ma solo l’energico intervento di Nick, consentirà loro di sottrarsi alle morbose attenzioni di Carlos. Così Alex e Nick intraprendono la loro appassionata ”love story”. Nel frattempo, Alex scopre di essere stata ammessa ad un'audizione dell'Accademia di Danza. Rosa da paure e dubbi, comunque stavolta si presenta al provino, sbaglia platealmente il primo movimento, ma con ostinazione e tenacia,riprende la prova e offre alla commissione valutatrice, una performance artistica degna di Oscar, un meraviglioso e coinvolgente collage di danza classica, moderna e breakdance che le permette di conseguire la sospirata ammissione, una sequenza memorabile entrata nell'immaginario collettivo ed oggetto di innumerevoli citazioni. Il film diretto nel 1983 dal regista semi-esordiente Adrian Lyne, ottenne uno strepitoso successo di pubblico, grazie soprattutto alle trascinanti musiche composte da Giorgio Moroder, ma soprattutto per il suo chiaro ed edificante messaggio di ottimismo :inseguire i propri sogni, non è cercare di afferrare la luna nel pozzo, ma è invece il segno di una capacità di vedere oltre, di non abbattersi anche di fronte agli insuccessi, è un esortazione a riprovarci sempre, a crederci fino in fondo, a usare pazienza e perseveranza,per raggiungere i propri obbiettivi e non buttare mai la spugna. La trama, anche se semplice ed essenziale, è attraversata da questo spirito ingenuo ma positivo, di speranza: la strada del successo è impervia e spesso lastricata da umiliazioni, da mortificazioni e cadute, ma chi è dotato di determinazione, ostinazione e fiducia in se stesso, si rialza sempre. Oltre alle musiche straordinarie, Il brano portante della pellicola, Flashdance “What A Feeling”, cantata da Irene Cara, vinse l'Oscar come miglior canzone del 1983, ci sono dei numeri di danza, assolutamente indimenticabili.
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