Regia di Alexander Payne vedi scheda film
Un film sul vino o sull'amicizia? Forse tutt'e due, per questo road movie a dodici gradi e mezzo, da abbinarsi con carni bianche e rosse, ma anche con il pesce. E non si sbaglierebbe neppure parlando di una sorta di bildungsroman (genere di origine tedesca, come il vitigno del riesling), dove il protagonista, interpretato da un ottimo Paul Giamatti, scopre la necessità e la possibilità di liberarsi finalmente dal fantasma di un matrimonio finito male, con l'amata ex moglie che nel frattempo, lungi dal farsi le fisime del Nostro, si è risposata e sta aspettando un figlio. Miles trova il coraggio di andare oltre e forse anche la donna adatta a lui, anche grazie all'esempio negativo (ma, come si sa, non tutto il male viene per nuocere) dell'amico Jack, attorucolo bugiardo e temerario, ma dotato di senso dell'amicizia.
Non tutto funziona alla perfezione nella costruzione messa in piedi da Payne, cui va tuttavia riconosciuto il merito di avere pensato un film fuori dagli schemi più ovvi. Intanto, sono state notate incongruenze nei modi di degustare i vini (bevuti sempre dagli stessi calici), ma si potrebbe osservare anche che è quanto meno improbabile che un esperto enologo si ubriachi alla velocità record con cui lo fa Miles.
Per il resto, mi sembra che il regista descriva una umanità edonista, rappresentativa di una certa borghesia californiana liberal ma non troppo, capace ieri di adeguarsi a un leader conservatore e guerrafondaio come Reagan ed oggi ai suoi epigoni come Schwarzenegger e Bush Jr.
Il finale è riuscito, ma tenta, un po' ruffianescamente, di far dimenticare le parti meno riuscite del film.
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