Regia di Alexander Payne vedi scheda film
Ecco un film recente, che però si distingue da molti suoi contemporanei. Non è rumoroso, volgare, cinico, nichilista, ambizioso, pensato a tavolino per il pubblico, e mediocre... Assomiglia abbastanza a certi film degli anni 70, un po' intimisti e meditati. Ha un aria di sincerità, di sentito, a tratti poetica. Non con questo che non ci sia azione, anzi, la trama scorre veloce e agile. E' il modo di raccontare che non è nervoso e che non cerca il ritmo a tutti i costi (finendo per essere artificioso). Il regista non ha paura di parlare dei fallimenti di molte vite di oggi, come pure di certi tipi umani sbattacchiati qua e là dalle passioni (qui il sesso) senza che nemmeno tentino di dominarsi. Lo fa però in modo non cinico alla Altman, ma quasi con compassione, e senza maligno compiacimento. La miseria dei due protagonisti viene infatti mostrata senza pietà: l'uno è uno scrittore fallito, con un fallito matrimonio alle spalle ma ancora innamorato della ex-moglie (l'incontro con lei è struggente), con non pochi rimpianti e crucci ineriori (raccontati con molta sensibilità); l'altro è uno di quelli che non sa dire no a nessun impulso dei sensi, anche se mancano pochi giorni al matrimonio (anzi, proprio per questo...). La smania del sesso lo farà ritornare alla fidanzata con le pive nel sacco, ma avrà capito la lezione? Diversi sono i momenti lirici, altri malinconici, qualcuno sinceramente divertente (il recupero del portafogli). Gli attori sono tutti bravi, in parte, e i personaggi ben definiti (e realistici...). Sullo sfondo diverse vedute di bei panorami di una California autunnale e poco vista. E' un film che sa dire qualcosa di umano e sincero su certe situazioni della vita, sul fallimento di molte esistenze moderne, senza essere finto o artificioso. Persino alcune scene di sesso presenti nel film riescono a non essere volgari e libidinose, ma quasi ad essere patetiche per la precarietà della situazione e dei personaggi. Le due ore passano veloci, senza schifo e contorcimenti dello stomaco, e ci lasciano anzi più leggeri.
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