Regia di Mamoru Oshii vedi scheda film
Ghost in the Shell è un film d'animazione giapponese del 1995 diretto da Mamoru Oshii (basato sul manga origiale di Masamune Shirow).
L'opera nonostante uno scarso successo in patria, sbalordì il pubblico e la critica di tutto il mondo influenzando non soltanto le sorelle Wachowski per la realizzazione di Matrix, ma addirittura uno dei più grandi "fabbricanti d'immagini" della storia del cinema come Steven Spielberg (A.I- Intelligenza artificiale) oltre ad aver affascinato un altro grande talento della settima arte come James Cameron:
«il primo film d'animazione per adulti che raggiunge un livello letterario e visivo eccellente».
Mamoru Oshii è senza ombra di dubio il "filosofo degli anime" per definizione; un autore che utilizza l'animazione per veicolare profonde e complesse riflessioni eistenziali e filosofiche con un occhio di riguardo verso la società nipponica contemporanea.
Ghost in the Shall è un thriller cyberpunk che propone intense riflessioni sull'identità umana e sul confine tra realtà/esperienze simulate (chi siamo, siamo sicuri di esistere, il nostro ruolo del mondo???) oltre a ragionare sull'innovazione tecnologica in grado di raggiungere livelli inimmaginabili ma con un prezzo da pagare davvero elevato(siamo davvero liberi ?).
I film propone un'eroina atipica, il maggiore Kusanagi, Cyborg esemplare agli ordini della sezione 9, pronta a tutto pur di consegnare alla "giustizia" i criminali; apparentemente felice del suo lavoro il maggiore nel corso del film comunica uno straninate senso di solitudine e si interroga più volte sul significato dell'esistenza (la solitudine è un riflesso della situazione del Giappone degli anni Novanta, solutidune derivata dal vuoto esistenziale vissuto da molti giapponesi a casua della tremenda crisi economica di quel periodo).
Da un punto di vista tecnico-stilistico l'opera raggiunge un livello davvero eccellente; partiamo da una sceneggiatura complessa, articolata ed intrigante, il tutto unito da una regia favolosa: oblique dal basso, carrellate, canpi lunghi, panoramiche dall'alto e piani sequenza sono solo alcune delle chicche che troverete in questo immenso film; infine tremendamente efficace e congeniale al contesto la colonna sonora firmata da Kenjii Kawai (storico collaboratore di Oshii).
Capolavoro.
«E ora dove andrà questo essere appena nata? la rete è vasta e infinita».
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