Alina Marazzi ha recuperato sessanta bobine di film amatoriali in 16 e 8 mm che raccontano la vita della madre Líseli Hoepli Marazzi, morta suicida nel 1972 a soli 33 anni e della sua famiglia. Le riprese vennero effettuate dal nonno materno Ulrico Hoepli, omonimo e figlio di quell'Ulrico che fondò una casa editrice specilizzata in pubblicazioni scientifiche e tecniche. Si tratta di un viaggio di ricerca molto doloroso, che si sofferma sul disagio e sul male di vivere che portò una bella donna, che sembrava avere tutto, a rinunciare alla vita. Ma è anche il percorso di una famiglia borghese attraverso l'Italia della seconda metà del Novecento.
Tra i migliori e più innovativi doc dei 2000 per come ibrida found footage, detournement e modalità performativa, porta en abyme un altro capolavoro nel montaggio di Fraioli. Ci si incaponisce a cercare destra e manca grandi registe italiane, si premia d’oro G. Rosi, mentre ben pochi al mondo (ri)conoscono un maestr(o) del calibro di Alina Marazzi.
Documentario composto da filmini in super 8. Una vita spezzata a 33 anni. Alina Marazzi ci regala un dono d’amore, doloroso, ma profondamente ed intimamente necessario, film straziante, ma vero, il racconto, per immagini e suoni di una Lucida follia. Una madre persa troppo presto Liseli Hoepli.
Documentario particolare fatto da collage di ricordi,filmati ed altro ancora,il tutto ben montato e messo in visione allo Spettatore in modo consono alle migliori aspettative.voto.7.5.
Alina Marazzi da la voce ai diari e alle lettere della madre Luisa, e, montando tutte le immagini di repertorio girate dai componenti della sua famiglia che avevano a disposizione delle macchine da presa sin dagli anni 20, ricostruisce un ritratto della madre morta suicida in seguito ad una grave crisi depressiva. Alina ha perso la mamma che era molto giovane e la sua necessità di… leggi tutto
Un'ora sola ti vorrei, titolo di una celebre canzone degli anni '30, è l'atto di amore che l'esordiente Alina Marazzi tributa alla madre morta suicida, quando lei aveva appena 7 anni, dopo lunghi periodi di istituzionalizzazione psichiatrica. È un mistero il motivo per cui la critica abbia speso tanti elogi per un documentario di un'oretta di durata che sembra collocarsi assai più sul… leggi tutto
Un’ora sola ti vorrei - (2002) Alina Marazzi, con la stessa tecnica di Isabella Rossellini, nel documentario “Io sono Ingrid” ricostruisce la vita della mamma Luisella Hoepli detta Liseli, morta suicida nel 1972, quando aveva 7 anni attraverso i super 8 girati dal nonno materno. Non è solo una ricostruzione documentaria, ma un viaggio doloroso, per capire le origini,…
Alina Marazzi da la voce ai diari e alle lettere della madre Luisa, e, montando tutte le immagini di repertorio girate dai componenti della sua famiglia che avevano a disposizione delle macchine da presa sin dagli anni 20, ricostruisce un ritratto della madre morta suicida in seguito ad una grave crisi depressiva. Alina ha perso la mamma che era molto giovane e la sua necessità di…
Ho trovato questo film molto commovente: un omaggio, da parte di una figlia, a una madre sfortunata, che certamente poteva essere aiutata e salvata. Una piccola opera delicata, sussurrata che però costituisce quasi un urlo e, di questi tempi, risulta sicuramente attuale. La regista ha lanciato un messaggio, io credo; ma al termine della visione resta una grande amarezza, anche rabbia.…
Un'ora sola ti vorrei, titolo di una celebre canzone degli anni '30, è l'atto di amore che l'esordiente Alina Marazzi tributa alla madre morta suicida, quando lei aveva appena 7 anni, dopo lunghi periodi di istituzionalizzazione psichiatrica. È un mistero il motivo per cui la critica abbia speso tanti elogi per un documentario di un'oretta di durata che sembra collocarsi assai più sul…
Per Gautama l'incontro con la malattia - al pari di quello con la vecchiaia e la morte - fu decisivo per la comprensione dell'esistenza della sofferenza dell'umanità. Anche per il cinema, spesso, le cose van così e…
Vorrei che Herzog facesse un nuovo bel film, che riscattasse l'ultimo. Vorrei che Roman Polanski mi raccontasse cosa è successo veramente trent'anni fa alla festa di Jack Nicholson. Vorrei che Carlo Verdone…
Narrato in prima persona come fosse un diario di viaggio "Un'ora sola ti vorrei" costituisce uno dei documentari più toccanti e sinceri degli ultimi anni.
Artefice dell'operazione è Alina Marazzi che per realizzarlo ha recuperato sessanta bobine di film amatoriali in 16 e 8 mm che raccontano la vita della madre Líseli Hoepli Marazzi, morta suicida nel 1972 a soli 33 anni.
Attraverso…
E' un film che non si dimentica. Perchè in un mondo governato dai reality, questo piccolo documento ci ricorda che parlare del proprio privato non è solo oscena ostentazione del nulla, può essere invece racconto, parabola,un prezioso frammento di vita. Niente è scontato, già visto, falsificato così nella fine c'è l'inizio... della nostra comprensione di quella storia e anche delle nostre…
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Tra i migliori e più innovativi doc dei 2000 per come ibrida found footage, detournement e modalità performativa, porta en abyme un altro capolavoro nel montaggio di Fraioli. Ci si incaponisce a cercare destra e manca grandi registe italiane, si premia d’oro G. Rosi, mentre ben pochi al mondo (ri)conoscono un maestr(o) del calibro di Alina Marazzi.
commento di Inside manDocumentario composto da filmini in super 8. Una vita spezzata a 33 anni. Alina Marazzi ci regala un dono d’amore, doloroso, ma profondamente ed intimamente necessario, film straziante, ma vero, il racconto, per immagini e suoni di una Lucida follia. Una madre persa troppo presto Liseli Hoepli.
leggi la recensione completa di claudio1959Documentario particolare fatto da collage di ricordi,filmati ed altro ancora,il tutto ben montato e messo in visione allo Spettatore in modo consono alle migliori aspettative.voto.7.5.
commento di chribio1Le immagini, le parole, non mancava nulla. Ma, spaventata da una voce sconosciuta, la madre evocata torna nell'ombra per sempre.
commento di michelnemmeno un'ora in cui non esistono madri nè figlie: ma solo donne, quelle vere. da stringere forte.
commento di demilscapolavoro.
commento di diego