Regia di Franco Amurri vedi scheda film
Un poliziotto americano scorta un hippy, detenuto per motivi politici; durante il lungo viaggio insieme, il primo ha modo di comprendere le ragioni del secondo, tanto più che il poliziotto è cresciuto con genitori fricchettoni in una comune.
Poco più che una fiaba moderna come consistenza narrativa, Flashback segna l'esordio in terra statunitense per il regista italiano Franco (figlio dello scrittore Antonio) Amurri. Terza regia per lui, dopo Il ragazzo del pony express (1986) e Da grande (1987), titoli rispettivamente di discreto e ottimo successo nel Belpaese; il secondo in particolare ebbe una certa risonanza anche negli Usa per via della (sospetta?) coincidenza, in gran parte, della trama con quella di Big (Penny Marshall, 1988, con Tom Hanks). L'occasione per il 'grande salto' però è sfumata: Flashback può certo dirsi lavoro compiuto con sufficiente professionalità e non mancano due nomi di richiamo nei ruoli centrali del cast (Dennis Hopper e Kiefer Sutherland); la storia è però di scarsa presa, risaputa e arrangiata con poca verve nella sceneggiatura di David Loughery e quantomeno il ritmo sempre sostenuto riesce a colmare le lacune di originalità e l'approssimazione della trama. Amurri ci riproverà quattro anni più tardi con Il mio amico zampalesta, ottenendo un altro risultato ambivalente, non eccelso in termini di gradimento, ma realizzato con buoni standard qualitativi. 4/10.
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