Regia di Kenji Mizoguchi vedi scheda film
La vendetta dei 47 ronin è uno degli episodi più famosi della storia giapponese che ha avuto molte trasposizioni sia in campo teatrale che letterario.
Contrariamente alle aspettative dello spettatore Mizoguchi opera secondo me una scelta molto coraggiosa asciugando il film da ogni elemento epico, negando lo scontro fisico ad eccezione della sequenza iniziale, fondamentale per capire le motivazioni che stanno alla base di questa storia.
I 47 ronin in fondo è il racconto e l'esposizione di una filosofia, la fedeltà assoluta per un codice, portata avanti fino all'annullamento sociale. Ciò che colpisce maggiormente è l'estrema dignità dei personaggi che si miscella perfettamente allo stile scarno, ma allo stesso tempo solenne di Mizoguchi nel sottolineare un'etica votata la sacrificio assoluto in nome di un ideale.
Da non sottovalutare come in ogni film del regista le figure femminili, apparentemente in disparte in una pellicola di questo genere molto votata al maschile, ma la vedova Asano, la moglie di Oishi e la fidanzata di Isogai in maniera particolare regalano momenti di estrema intensità emotiva. Personalmente lo ritengo il capolavoro assoluto del regista giapponese.
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