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Tutte le ore feriscono... l'ultima uccide

Regia di Jean-Pierre Melville vedi scheda film

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La recensione su Tutte le ore feriscono... l'ultima uccide

di steno79
9 stelle

Il titolo originale del film è "Le deuxieme souffle" che alla lettera vuol dire "Il secondo respiro", che rende perlomeno laboriosa e anche un po' banale la traduzione italiana "Tutte le ore feriscono, l'ultima uccide". Si tratta di uno dei polar più importanti dell'autore, dunque uno dei suoi migliori film, dove però lo stile conserva una connotazione tutto sommato realistica che si perderà nei lavori successivi, sempre più astratti e minimalisti come "Le samourai" che resta il suo capolavoro assoluto. A Melville piaceva cominciare i suoi film con delle citazioni e anche qui ce n'è una che tradotta significa "Alla nascita, all'uomo è concesso solo un diritto: quello di scegliere la propria morte. Ma se questa scelta è dettata dal disgusto per la vita, allora la sua esistenza non sarà stata altro che pura derisione". Il film racconta la storia di Gu Minda, evaso dal carcere e in procinto di chiudere la propria carriera criminale con un ultimo colpo per poter fuggire con la sua donna Manouche, anche se non tutto andrà come previsto... Il fato resta una componente imprescindibile dell'universo di Melville. Con una durata di oltre due ore il film risulta forse un po' lungo, ma sempre diretto con grande professionismo, uno stile secco, un po' distante ma spesso di magistrale efficacia nella rappresentazione. Nel cast Lino Ventura è molto bravo nel caratterizzare il suo personaggio come un perfetto "uomo d'onore", dato che la lealtà e la correttezza contano molto nel particolare tipo di moralità che guida le azioni di questi gangster; fra gli altri si apprezza anche Paul Meurisse nel ruolo dell'ispettore Blot, tenuto su un registro più leggero e Christine Fabrega nel ruolo di Manouche, attrice poco nota ma qui provvista del necessario carisma. Dal romanzo di Jose Giovanni alla base del film è stato tratto anche un remake diretto da Alain Corneau con Daniel Auteuil e Monica Bellucci.

 

Voto 9/10

 

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