Regia di Carl Theodor Dreyer vedi scheda film
L'esordio cinematografico di Dreyer è un film che, pur non essendo all'altezza di molte delle succesive opere del grande regista danese, mostra già in fieri tutte le sue capacità e abilità che ne faranno uno dei grandi registi del Novecento
L'esordio cinematografico di Carl Theodor Dreyer, allora giovane regista di belle speranze (nel pieno fermento cinematografico europeo a cavallo tra gli anni '10 e '20 del Novecento) non raggiunge certo le vette che ci regalerà in pelllicole come "La passione di Giovanna d'Arco), "Vampyr" o il suo ultimo film "Gertrud", ma resta comunque una buona pellicola. La storia, di per sè abbastanza esile (una giovane condannata a morte per infanticidio scopre che suo padre, di cui è figlia illeggittima, è il giudice che dovrà stabilirne la pena) alterna momenti lirici, come nella bella scena della fiaccolata, ad altri fin troppo artefatti e complessi (è e lo stesso Dreyer nella maturità giudicherà fin troppo artificioso questo continuo passaggio al falshback). Resta comunque il segno tangibile di un talento in fieri, ed un'opera interessante per chi voglia approfondire gli esordi del grande regista danese.
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