Regia di Jacques Demy vedi scheda film
Il film più famoso di Jacques Demy, regista francese purtroppo poco conosciuto nel nostro paese, è un appassionato omaggio al musical hollywoodiano dell'epoca d'oro, che riesce a portare sullo schermo qualcosa che non si era mai visto in precedenza: un film in cui il dialogo è interamente cantato, una sorta di operetta cinematografica che non ha nulla di teatrale, perchè sfrutta in maniera geniale le potenzialità del linguaggio filmico. La trama è molto semplice e ci racconta di un amore contrastato fra due giovani, che saranno costretti a separarsi a causa della partenza di lui per la guerra d'Algeria: quando il ragazzo tornerà in Francia, tutto sarà cambiato e le loro vite non potranno più ritrovarsi. La semplicità narrativa di Demy non scade nel semplicismo, nonostante parecchie concessioni ad un patetismo strappalacrime che alcuni troveranno stucchevole: ma, a mio parere, è inutile fare gli snob poichè si tratta di un grande esempio di cinema popolare, anti-intellettuale, che vuole avere un contatto diretto coi sentimenti del pubblico. Certamente i personaggi non hanno la complessità e la ricchezza di sfumature che si possono trovare in un film "normale", ma proprio perchè, in questo caso, è la musica a trascinare le nostre emozioni, e a questo proposito la colonna sonora di Michel Legrand funziona in maniera ammirevole, soprattutto con il celebre brano dell'addio "Ne me quitte pas". L'aspetto visivo del film è assolutamente spettacolare, con una fotografia di Jean Rabier che privilegia tonalità sature e assai luminose negli interni e nelle scenografie della città di Cherbourg, che danno una voluta impressione di artificialità. Anche la composizione dell'immagine e i movimenti di macchina sono assai precisi e rivelano una cura maniacale del suo lavoro da parte di Demy, regista troppo spesso sottovalutato a causa del carattere "zuccheroso" delle sue trame. Catherine Deneuve e Nino Castelnuovo sono entrambi giovanissimi e assai fotogenici: entrambi sono doppiati per il canto da professionisti del settore, ma recitano anche con la dovuta convinzione accanto agli altrettanto bravi Anne Vernon e Marc Michel. Per la Deneuve fu il lancio per una carriera straordinaria che dura ancora oggi, mentre per Castelnuovo rimase l'unica occasione di un certo spessore a livello internazionale. Palma d'oro a Cannes e 5 nomination agli Oscar, senza vincere una statuetta: nella categoria del Film Straniero fu battuto, incredibilmente, da "Ieri oggi e domani" di De Sica, che impallidisce di fronte al film di Demy.
voto 9/10
Les parapluies de Cherbourg (1964): Catherine Deneuve, Nino Castelnuovo
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