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Il diario di una cameriera

Regia di Luis Buñuel

Con Jeanne Moreau, Georges Géret, Michel Piccoli, Françoise Lugagne Vedi cast completo

In streaming Fonte: JustWatch

Trama

Prima metà degli anni '20. La parigina Célestine trova lavoro come cameriera presso una ricca famiglia di provincia. È costretta a fronteggiare le avances del fetiscista padrone di casa, tra l'altro scopre che il giardiniere Monteil è un maniaco che uccide bambine. L'ascesa sociale della donna si compie quando riesce a sposare un ufficiale rimbambito.

Note

Luis Buñuel, complice il romanzo di Octave Mirbeau (nel 1946 Renoir aveva tratto anche lui un film), ci offre un caustico ritratto della provincia francese che, dietro una parvenza di rispettabilità, nasconde torbide ossessioni. Sceneggiatura di Jean-Claude Carrière.

Commenti (4) vedi tutti

  • Le Journal d’une femme de chambre è un romanzo pubblicato nel 1900 dallo scrittore francese Octave Mirbeau, che attraverso le memorie di Célestine descrive la corruzione e i misfatti della borghesia parigina alla fine dell’ 800. Jean Renoir nel 1946 lo adattò liberamente per il cinema, girando un film prodotto a Hollywood.

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Lotte di classe, feticismi e drammi in un grande film di Luis Buñuel.

    leggi la recensione completa di Roberto T.
  • anni '20: arrivano i mostri

    commento di red grave
  • Voto 8 Impassibile

    commento di luca826
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

laulilla di laulilla
9 stelle

  È, invece, del 1964 il film di Luis Buñuel, che introdusse molte variazioni allo scritto di Mirbeau e al film di Renoir, facendone opera del tutto originale e completamente sua. Allo sfondo parigino egli sostituì la campagna francese, dove appunto si trasferisce Célestine (meravigliosa Jeanne Moreau), graziosa giovane dai modi educati assunta come… leggi tutto

6 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle sufficienti

Baliverna di Baliverna
6 stelle

Si vede chiaramente la mano del regista, sia nel modo di girare che in molti elementi ricorrenti, ma secondo me questo si può annoverare tra i Bunuel minori. Ho avuto infatti l'impressione di una certa fiacchezza, o leggera piattezza. Il film cioè non mi sembra così vitale e geniale come molti altri del regista. La protagonista (un'impassibile Jeanne Moreau) è una donna piuttosto antipatica,… leggi tutto

1 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

mm40 di mm40
4 stelle

Romanzetto dallo scarso valore critico, nonostante i probabili intenti. Particolarmente fuori luogo la figura di Piccoli, elemento spiccatamente comico all'interno di un dramma a tratti angosciante. Il finale non insegna nulla, il presunto colpevole non è (momentaneamente?) punito e la protagonista si ritrova insensatamente sposata ad un personaggio marginale del racconto. Bunuel ha avuto… leggi tutto

1 recensioni negative

2023
2023
2022
2022

Recensione

laulilla di laulilla
9 stelle

  È, invece, del 1964 il film di Luis Buñuel, che introdusse molte variazioni allo scritto di Mirbeau e al film di Renoir, facendone opera del tutto originale e completamente sua. Allo sfondo parigino egli sostituì la campagna francese, dove appunto si trasferisce Célestine (meravigliosa Jeanne Moreau), graziosa giovane dai modi educati assunta come…

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2021
2021

Recensione

Roberto T. di Roberto T.
9 stelle

Una giovane (Jeanne Moreau) lascia Parigi e si trasferisce nella provincia francese degli anni '30 per entrare a servizio come cameriera di una disfunzionale famiglia alto borghese composta da strani individui... Film appassionante, commedia-nera dallo spiazzante finale che vede interrotto il diario del titolo: nubi minacciose presagiscono lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, che avrebbe…

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Utile per 2 utenti
locandina
Foto
2020
2020
2013
2013

Recensione

Baliverna di Baliverna
6 stelle

Si vede chiaramente la mano del regista, sia nel modo di girare che in molti elementi ricorrenti, ma secondo me questo si può annoverare tra i Bunuel minori. Ho avuto infatti l'impressione di una certa fiacchezza, o leggera piattezza. Il film cioè non mi sembra così vitale e geniale come molti altri del regista. La protagonista (un'impassibile Jeanne Moreau) è una donna piuttosto antipatica,…

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2012
2012

La "divina" Jeanne Moreau

steno79 di steno79

Da tempo volevo dedicare una play a questa grande attrice... oggi finalmente ho avuto l'ispirazione giusta! Jeanne Moreau nasce nel 1928 a Parigi, figlia di un ristoratore, proprietario della brasseria "La Cloche…

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2010
2010

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kikisan di kikisan
8 stelle

"Un domestico non è un essere normale. Non è neppure un essere sociale... È un miscuglio, un'accozzaglia di lembi e frammenti che non legano tra loro, che non si adattano l'uno all'altro... Peggio: è un mostruoso ibrido umano... Non è più del popolo, da cui esce; non è ancora della borghesia, in cui vive e a cui tende... Del popolo che ha…

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2008
2008

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mm40 di mm40
4 stelle

Romanzetto dallo scarso valore critico, nonostante i probabili intenti. Particolarmente fuori luogo la figura di Piccoli, elemento spiccatamente comico all'interno di un dramma a tratti angosciante. Il finale non insegna nulla, il presunto colpevole non è (momentaneamente?) punito e la protagonista si ritrova insensatamente sposata ad un personaggio marginale del racconto. Bunuel ha avuto…

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Utile per 1 utenti
2007
2007

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Zarathustra di Zarathustra
8 stelle

Primo film sotto l'ala protettrice del buon Silberman che fece di tutto pur di avere Bunuel come regista di uno dei suoi film, è anche il primo film in cui collabora con Carriere, suo fidato sceneggiatore. Ecco, qui nasce un trio fondamentale: Bunuel-Silberman-Carriere nonchè la prima apparizione della cara Muni e del grande Piccoli. Questo, quindi, è il punto di partenza di una nuova…

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Utile per 1 utenti

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ROTOTOM di ROTOTOM
8 stelle

Biopsia di una borghesia in nero. Incisione a freddo della carne morta di una obsoleta e sterile borghesia classista e viziosa dove nessuno si salva. Sotto l’aura di benestante perbenismo le malattie vere o presunte, vizi palesati o nascosti, desideri soffocati frantumano gli animi umani, ne tritano il già affettato linguaggio sempre ostile e minaccioso. Oggetti di un valore relativo…

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Recensione
Utile per 3 utenti
2006
2006

Recensione

mise en scene 88 di mise en scene 88
8 stelle

Un film bello, lucido, che senza mezzi tremini denuncia la società borghese e fascista. Un film sulla perversione della mente umana. Interessante anche la concezione della donna secondo Bunuel. Si possono delineare 4 tipi di donna in questo film: - La donna borghese: attenta ad ogni particolare della casa, alla religione e ad un rapporto sessuale che deve solo far piacere al marito, ma che non…

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