Regia di Luis Buñuel vedi scheda film
L’ultima opera di Buñuel prima della guerra civile è un breve documentario su una primitiva regione spagnola nei dintorni di Salamanca. La voce off illustra in modo impersonale, senza pietà né compiacimento, le mostruosità a cui lo spettatore assiste; le sofferenze degli animali (galli a cui viene tagliata la testa durante una cerimonia propiziatoria, capre cadute nei burroni, asini uccisi da sciami d’api) sembrano paradossalmente più umane che quelle di un’umanità abbrutita dalla fame e dalle malattie. La scena con nani e tarati mentali, esplicitamente accostati ai quadri di Ribera e Zurbarán, può essere considerata il momento più vicino all’immaginario surrealista di Buñuel. Assolutamente stonato l’ottimismo della didascalia finale, aggiunta in seguito, che dichiara con fiducia che il governo ha già eliminato la povertà in altre regioni della Spagna e farà lo stesso anche qui dopo aver sconfitto gli insorti franchisti.
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