Regia di Theo Anghelopoulos vedi scheda film
I giorni del '36 è il primo capitolo della cosidetta «Trilogia storica» del maestro Theo Angelopoulos, che proseguirà con il capolavoro La recita, del '75, e I cacciatori, del '77. A differenza dei due film successivi della «Trilogia», Angelopoulos non rappresenta metaforicamente alcun fatto storico realmente accaduto, ma si limita a ricostruire (e restituire) l'atmosfera che precede la dittatura di Metàxas, stabilendo, brechtianamente, un rapporto (in)diretto con la Storia a lui attuale (il film venne girato durante il regime di Papadoupoulos). Quasi tutto il film si svolge entro le mura (e i cortili) di un campo di prigionia - che può ricordare l'ambientazione opprimente dei Dispetari di Sandór di Miklos Jancsó. Sofianòs, un prigioniero colpevole (forse) dell'omicidio di un sindacalista, prende in ostaggio un ministro di destra che era entrato nella cella a visitarlo. Nel corso del film seguiremo le congetture e le trame del potere per riuscir a liberare il ministro senza provocare nessun tipo di incidente diplomatico.
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