Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Follia d'amore

di claudio1959

4 stelle

Fool for love interpretato da una rampante e bellissima Kim Basinger, non avvince ne intriga, classico film che si merita l’oblio e la giusta dimenticanza.

Follia d’amore Stati Uniti 1985 la trama: Un uomo ed una donna Eddie e May si reincontrano dopo un po’ di tempo in un decadente motel nel deserto del New Mexico, assiste all’incontro l’anziano gestore alcolizzato del bar adiacente al motel. Eddie è un cowboy tornato a rivedere la sua “bella”, May che però non si mostra ne accondiscendente, ne entusiasta, perché attende un altro uomo. La recensione: Film di Robert Altman di chiaro impianto teatrale, la mdp fissa sui volti dei personaggi, sono tutti dei perdenti della vita, malinconici e senza prospettive, un film non all’altezza della ricca filmografia del regista americano. La narrazione delle vicende è molto lenta, tutto sa di posticcio e macchinoso, il dramma è intriso di eccessivo sentimentalismo ed i dialoghi verbosi e prolissi, la trama disequilibrata, più difetti che pregi in buona sostanza. In ogni caso Kim Basinger nel ruolo di May recita in modo dignitoso, la fotografia di Pierre Mignot è una delle cose migliori dell’opera,le musiche discrete di Burns & Rogers, con le solite canzoni country western inserite in modo armonico nel tessuto del film, lo script di Sam Shepard, molto in auge negli anni ottanta, qui nel ruolo del copratogonista Eddie il cowboy. Nei due ruoli importanti di coprotagonisti Harry Dean Stanton, recita il gestore alcolizzato del bar del motel figura chiave del film e piace ricordare la prova di Randy Quaid nel ruolo di Martin, attore interprete di uno dei miei film preferiti “L'ultima corvé”del 1973 di Hal Hasby. Voglio ricordare anche i produttori israeliani Yoram Globus e Menahem Golan della Cannon società di produzione cinematografica molto potente negli anni ottanta. Un film con più difetti che pregi, la ragione per cui è stato dimenticato “Nel corso del tempo” Wim Wenders docet. Una riflessione sulla difficoltà della vita sensibile, ma poco lucida e ragionata. Una storia più funzionale nella realtà romanzesca, sicuramente crepuscolare, ma ripeto poco riuscita come film, molto confuso e poco coinvolgente emotivamente. Un esperimento mal riuscito di Robert Altman, troppo prolisso e noioso. Grottesco sicuramente, ma sentimentalistico, che non è un pregio, ne una virtù. Vi sono alcuni bei piani sequenza puro stile Altman, ma non il solito bel film corale , mette a disagio il film e quindi fallisce la missione. Il decadimento psicologico dei personaggi viene messo in risalto, l’ambientazione brulla e lo squallore anche, però ripeto non c’è chimica, gli interni modesti e desolati, le luci al neon significative nelle notti di questo dimenticato luogo del deserto, tutto appare forzato e non naturale , il finale delirante, confuso ed inconcludente. Voto 6 Interpreti e personaggi Sam Shepard: Eddie Kim Basinger: May Harry Dean Stanton: uomo anziano Randy Quaid: Martin Martha Crawford: madre di May Louise Egolf: madre di Eddie Sura Cox: May (adolescente) Jonathan Skinner: Eddie (adolescente) April Russell: May (bambina) Deborah McNaughton: la contessa Lon Hill: signor Valdes

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