Regia di Robert Altman vedi scheda film
Un classico esempio di film in cui il vero, unico protagonista è la produzione: finito nelle mani della Disney - il progetto originale era della Paramount - questo Popeye ha rivoluzionato il cast fino ad ottenere questa forma (comunque assolutamente non disprezzabile, anzi), è stato girato a Malta, ha preso la forma di una fiaba-musical per raggiungere il maggior pubblico possibile ed ha in sostanza deluso le aspettative di partenza, poichè Altman dichiarò di aver voluto girare una specie di pamphlet critico verso la rigida struttura sociale statunitense. Qui non c'è proprio nulla di tutto ciò, il discorso polemico che forse poteva esserci in nuce è qui soffocato da una sceneggiatura (opera di Jules Feiffer, lo stesso cartoonist che firmerà qualche anno dopo Voglio tornare a casa! di Resnais) che ricalca il ritmo e lo spessore logico del cartone animato originale (opera di Elzie Crisler Segar), ossia tutt'altro da ciò che il regista si proponeva. Certo, il risultato è comunque grazioso, i collaboratori sono importanti (Rotunno per la fotografia, Harry Nilsson per le musiche), ma gli intervalli cantati sono piuttosto patetici (e la versione italiana ne ha tagliati alcuni!) e la storia non è di grande presa. In effetti all'uscita il pubblico lo snobbò e la critica rimase interdetta. 5/10.
Il marinaio Popeye arriva nel paese di Sweethaven e si innamora di Olivia. Ma Brutus non è affatto d'accordo e il piccolo Pisellino viene rapito...
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