Regia di Abdellatif Kechiche vedi scheda film
E' un'originale e interessante incursione nel sottobosco della periferia di qualche città francese, abitata in maggioranza da immigrati di orgine mediorientale. I personaggi sono quasi tutti adolescenti. La cifra dei loro rapporti personali è la violenza e crudezza verbale, la prevaricazione, il ricatto, l'egoismo, e per fortuna un po' di amore (però velleitario). Purtroppo non si può dire che questi comportamenti siano esclusivi degli immigrati francesi, perché mi pare che oggi le cose non siano molto diverse in Italia tra ragazzi italiani. Al vedere questi giovani che si azzannano e combattono tra loro - benché non fisicamente - ne ho ricevuto una certa sensazione di disagio.
Il regista li tallona con molti primi piani e con la macchina a mano, e li sa dirigere con mestiere. Questi ultimi sono bravi, ma in particolare mi ha convinto il ragazzo innamorato. Anche i dialoghi e le situazioni mi sono sembrati ben delineati e mai banali.
Quanto a trama e dinamiche tra i personaggi, il film ricorda vagamente "Sotto gli ulivi" di Kiarostami, soprattutto per l'interazione tra la trama del film e quella della commedia recitata. A questo proposito, il film cerca di fare un parallelo tra le due dimensioni affermando l'impossibilità dell'amore tra personaggi di diverse condizioni sociali. A questo parallelo manca secondo me un convincente riscontro tra i personaggi reali della vicenda. La ragazza infatti non è benestante. O forse il conflitto è stato spostato sul piano razziale?
Manca anche secondo me alla fine un approfondimento sul cambio d'idea del ragazzo, che non viene neppure mostrato. Il film può dirsi comunque riuscito.
Le riprese in digitale a me non piacciono, ma lo scuso perché forse non c'erano abbastanza soldi per la pellicola. Quello che non scuso, invece, è che la versione TV ha inventato e imposto un widescreen che certamente in originale non c'è. Ciò comporta una perdita d'immagine nelle parti alta e bassa dell'immagine che mi ha infastidito: le fronti nei primi piani sono fuori campo e l'inquadratura è visibilmente ridotta. Chi compie queste operazioni abbia il coraggio di annunciarlo nei titoli, e di spiegare cosa comportano.
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