Regia di Jay Roach vedi scheda film
Ho deciso di scrivere la mia recensione sul terzo capitolo della trilogia in quanto lo ritengo il più completo dei tre, ed anche perchè dietro l'atmosfera scanzonata del film probabilmente c'è la volontà di descrivere sia pure a grandi linee la società americana degli anni 2000. La famiglia Byrnes e la famiglia Fotters rappresentano le due anime della borghesia americana; sicuramente la famiglia Byrnes con Jack Byrnes ex agente CIA in pensione rappresenta l'America ''profonda'' la borghesia white protestant, conservatrice, moralista, perbenista, forse un pò ipocrita e razzista, confessionale, reazzionaria, un tempo anticomunista ora comunque neoliberista, schierata probabilmente con il partito repubblicano in qualche modo disinteressata ai diritti civili e sociali. La famiglia Fotters è la tipica borghesia laica se non adirittura atea e anticlericale, le origini ebraiche della famiglia Fotter sono comunque interessanti, ecologista, vegana, animalista, interessata ai diritti civili (aborto, divorzio, nozze gay, adozioni gay, eutanasia eccetera), progressista, politicamente corretta, cosmopolita, neoliberista ed antisocialista tradizionalmente schierata con i democratici; ovviamente pure loro grazie all'etica capitalistica derivata dal protestantesimo di cui parlava Weber sono disinteressati ai diritti sociali. Il regista ha evitato di mostrare una lite per questioni legate alla ploitica tra Jack Byrnes e Berny Fotter, tuttavia si nota come i Fotter da bravi progressisti parlino molto liberamente di sessualità rispetto ai conservatori Byrnes; anche dal punto di vista pedagogico l'ideologia è molto diversa mentre Jack Byrnes vorrebbe educare rigidamente il nipotino negando carezze e coccole i Fotter sono per un'educazione meno rigida. Dal punto di vista squisitamente cinematografico è interesante vedere Gaylord Fotter genero imbranato vessato dall'arcigno suocero ''patriarca'' Jack Byrnes, il primo interpretato dal comico Ben Stiller che io ritengo il Paolo Villaggio americano con ruoli da antieroi imbranati come Fantozzi e Fracchia, il secondo interpretato da un Robert De Niro in ottima forma. Il povero Gaylord Fotter deve sopportare continuamente Kevin l'ex fidanzato della moglie interpretato da un meraviglioso Owen Wilson che essendo rimasto amico dell'ex fidanzata e dei suoi genitori non se ne va mai. Gaylord oltretutto nota che i suoceri hanno un debole per l'intelligente, colto, dotato e profondo Kevin e perciò prova una malcelata antipatia. Sempre dal punto di vista prettamente cinematografico credo che anche questa trilogia sarebbe stata un'interessante sit-com.
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