Regia di Roberto Bianchi Montero vedi scheda film
Nella intensa quanto dozzinale filmografia di Roberto Bianchi Montero, impegnato senza sosta nei più disparati generi, non sono certo mancati gli spaghetti western; questo I senza Dio è l'ennesima rilettura del classico canovaccio a base di sparatorie & vendetta a scopo di lucro. Un protagonista di richiamo (Antonio Sabàto) e alcuni caratteristi tipici del filone western all'italiana - Chris Avram, Giovanni Cianfriglia (alias Ken Wood), Erika Blanc - costituiscono il piatto base attorno al quale Montero prepara un menu prevedibilmente farcito di duelli, di spavalderia, di doppiogiochisti e in definitiva di stereotipi. La sceneggiatura è opera di un terzetto formato da Arpad De Riso, Maurizio Pradeaux e Antonio Fos; nel cast tecnico compaiono svariati nomi di origine spagnola a causa della (solita, classica) coproduzione italo-iberica. Le musiche non esaltanti ma accettabili sono di Carlo Savina; ritmo mediocre ed emozioni blande, ma per lo meno la costruzione narrativa è lineare e la pellicola non dimostra più pretese delle scarse che può permettersi. 2/10.
Sulle orme del terribile bandito Corbancho, rapinatore e assassino, ci sono El Santo e Minnesota Killer, due cacciatori di taglie. Sarà possibile un'alleanza fra i due?
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