Regia di Jean-Luc Godard vedi scheda film
L'unico vero, grave difetto di questo film è che è di Godard. Confuso e confusionario, il lavoro gioca con il racconto dell'annunciazione e della natività cristiana provocatoriamente traslando il tutto ai nostri giorni; di per sè è un'opera coraggiosa, intelligente, dal respiro piuttosto ampio, ma messa in mano ad un Godard diviene facilmente preda di montaggio selvaggio, didascalie a random, uso del sonoro inappropriato e gravi carenze narrative. Che sarebbero poi le 'cifre stilistiche' del regista francese; ma attenzione: non è assolutamente detto che queste componenti siano per forza di cose dannose, anzi spesso e volentieri, qui come altrove nel cinema di Godard, sono veri e propri punti di forza dell'opera. Ciò non toglie però che possano distrarre, conferire un'insondabile patina ermetica e perfino sminuire il valore del film stesso: viene da pensare infatti che, con uno sviluppo narrativo più 'classico' (lineare e logico, diciamo), questo Je vous salue, Marie potrebbe avere davvero fatto molto di più, avrebbe potuto lanciare maggiori argomenti su cui riflettere. Al di là di questo si tratta comunque di uno dei lavori migliori del regista della Nouvelle vague, di sicuro nel periodo di fine XX secolo (per la sua carriera non proprio esaltante), se non in assoluto. 6/10.
Maria, figlia di un benzinaio, riceve una sera la visita di un tale di nome Gabriel che le annuncia che è incinta. Lei, vergine e fidanzata con Giuseppe, accoglie con gioia la notizia; Giuseppe è invece certo di un tradimento da parte della ragazza e neppure il ginecologo è tanto convinto della castità di Maria. Ma una visita dà ragione a lei...
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