Estate 1967, giovani militanti maoisti ascoltano Radio Pechino in un grande appartamento borghese, discutono di teoria, arte, teatro e preparano la rivoluzione.
vuoto a perdere / fa numero tra le banalità filomaoiste di quegli anni, con la trovata spazzatura, in quella che vuolsi 'scena madre' del filmucolo, di far otturare, da parte del protagonista, munito di freccia a ventosa, un ritratto di Novalis / ma, in Italia, monsieur Godard non ha attecchito
Forse il suo film più noto, senz'altro il più citato e il più
utilizzato da quanti hanno cercato di definire in che cosa consiste il godardismo. Davvero imperdibile.
Godard è stato un regista incline alla sperimentazione fin dal suo esordio con A bout de souffle, ma nel corso degli anni '60 i suoi film divennero sempre più politicizzati. La Chinoise fu presentato a Venezia nel Settembre del 1967 e prefigura un clima politico che sarebbe sfociato nella rivolta studentesca del Maggio 1968. Un gruppo di giovani di estrazione piccolo-borghese forma una… leggi tutto
Godard è tanto colto, Godard deve mostrarcelo, farci sapere che lui sa. Bè, se è questo il criterio di base per valutare l'importanza di un lavoro cinematografico, allora Woody Allen, che saccheggia senza sosta dai classici russi e francesi, dalla filosofia antica e moderna, dalla psicanalisi, dalla pittura e dalla letteratura contemporanea (tralasciando l'intera storia del… leggi tutto
Festeggiano a favor di telegiornale l'apertura di un ospedale alle porte di Milano dopo che loro e i loro predecessori del medesimo spettro politico hanno metodicamente smantellato la sanità pubblica in…
"IL MIO GODARD": dopo la visione de Le Rédoutable di Michael Hazanavicius, in Concorso a Cannes 2017, il peccato tutt'altro che veniale di non aver ancora visto "La cinese" di Jean-Luc Godard - su cui si basano le vicende autobiografiche della coraggiosa ed ironica parziale cinebiografia del gran regista, andava espiato.
Due mani si incontrano e lasciano intravedere una…
capirci e/o non capirci, comunque e fortunatamente sono arrivato alla fine dei 90 minuti dé "la cinese" solo l'indomani. ed è stato un bene, perchè a parte una battuta messa in bocca a lèaud che dice: "portare la lotta su due fronti?.... riesco a fare solo una cosa alla volta" questa storia di studenti in vacanza estiva che sproloquiano su una rivoluzione da apportare…
Agli albori del ’68 Jean-Luc Godard aveva già capito tutto? Forse. LA CINESE è un fiume in piena di sequenze, frame e fotogrammi, carrelli, piani fissi e americani. La vista e l’udito pienamente stimolati. Andiamo in (dis)ordine: classi operaie, aumenti salariali, capitalismo europeo, scioperi generali rivoluzionari, insurrezione armata, azioni rivoluzionarie delle…
Tra il dire e il fare...Mao! Mao! "L'arte non è il riflesso della realtà, ma la realtà di quel riflesso", c'è un immenso abisso fra la conoscenza e l'applicazione, si impara applicando ma non si può applicare se prima non si ha imparato. Le contraddizioni di un'intera generazione, e così come Marx riteneva le sue stesse strutture storico-economiche morte in partenza, i roventi anni '60…
trasmesso su rai 3 a giugno 2013 in lingua originale con sottotitoli è sicuramente un film che interessa chi studia storia del cinema o cose simili, io semplice utente medio che guarda i film per divertirsi, emozionarsi ecc ecc, questo film lo metto nella cartella "palle galattiche"...
Godard è stato un regista incline alla sperimentazione fin dal suo esordio con A bout de souffle, ma nel corso degli anni '60 i suoi film divennero sempre più politicizzati. La Chinoise fu presentato a Venezia nel Settembre del 1967 e prefigura un clima politico che sarebbe sfociato nella rivolta studentesca del Maggio 1968. Un gruppo di giovani di estrazione piccolo-borghese forma una…
Questo non è un omaggio a Dovzenko. Per chiunque viva a Pisa o dintorni, Arsenale è il nome di uno storico cineclub che sopravvive in un vicolo del centro storico nonostante le difficoltà (l’anno passato ha corso…
Come fece Hitler con "Mei Kampf" Mao pubblicò 45 anni orsono, come oggi, il pensiero della sua politica che ebbe immediato successo anche nel mondo occidentale agganciandosi ai movimenti studentesci del '68. Mi…
Quanti di voi si ricordano di Anne Wiazemsky, l'attrice che debuttò sullo schermo nel 1966 interpretando il ruolo di Marie in Au Hasard Balthazar, capolavoro di Robert Bresson? In seguito, l'attrice…
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Commenti (3) vedi tutti
vuoto a perdere / fa numero tra le banalità filomaoiste di quegli anni, con la trovata spazzatura, in quella che vuolsi 'scena madre' del filmucolo, di far otturare, da parte del protagonista, munito di freccia a ventosa, un ritratto di Novalis / ma, in Italia, monsieur Godard non ha attecchito
commento di feliniForse il suo film più noto, senz'altro il più citato e il più utilizzato da quanti hanno cercato di definire in che cosa consiste il godardismo. Davvero imperdibile.
commento di (spopola) 1726792FANTASTICO. EMOZIONANTE DIVINO… HO TROVATO QUESTO FILM UN BELLISSIMO COCKTAIL DI SPERIMENTAZIONI E PENSIERI.
commento di superotto