Regia di Jean-Luc Godard vedi scheda film
Godard tenta una sorta di A Bout De Souffle n°2, scegliendo lo spy movie come territorio di sperimentazione (invece che il noir) e provocazione. il risultato non è però all'altezza delle ambizioni, dal momento che la noia prende il sopravvento: l'alchimia tra dialoghi/monologhi logorroici, citazioni, destrutturazione e metalinguaggio di Fino All'Ultimo Respiro non si ripete, e le proporzioni sembrano sbagliate. nonostante tutto però questo è anche l'incontro con Anna Karina, ed oltre alla sua bellezza rimangono impresse le scene di tortura ed un paio di notevoli battute sul cinema (la fotografia è la verità; il cinema è la verità ventiquattro volte al secondo>). un film senz'altro datato, ma da vedere. una operazione analoga è quella di Alain Robbe-Grillet con Trans-Europ-Express (1966)
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