Regia di Kenji Mizoguchi vedi scheda film
Film mai distribuito in Italia che mi capitò di vedere al cinema Lumière di Bologna nell'ambito di una rassegna sul cinema di Mizoguchi. Insieme all'"Eroe sacrilego" è uno dei soli due film che il maestro girò a colori : cromaticamente bellissimo, lascia intuire a quali vette avrebbe potuto giungere il regista nell'utilizzo artistico della fotografia a colori. Tuttavia, la raffinatezza visiva stavolta non è uguagliata da una costruzione narrativa altrettanto magistrale : come suggerisce Dario Tomasi nel suo "Castorino" sul regista, il film soffre di un certo schematismo, soprattutto nella contrapposizione fra l'innocente principessa venuta dai bassifondi (e che ricorda un pò Cenerentola) e gli intrighi machiavellici e odiosi dei dignitari di corte. Il film fu prodotto dagli Shaw Brothers di Hong Kong, in seguito specializzatisi nei film di arti marziali : non è fra i più grandi di Mizoguchi, ma resta sempre da vedere, soprattutto per le gioie che può riservare agli occhi. Fra gli attori preferisco Masayuki Mori nel ruolo del mite imperatore : ottimo interprete giapponese molto amato anche da Kurosawa (che lo impiegò in Rahomon e nell'Idiota). 8
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