Regia di Akira Kurosawa vedi scheda film
Non è uno dei miei Kurosawa preferiti. Va anche detto, però, che il film contiene alcuni pezzi di bravura - primo tra tutti il balletto finale - degni del miglior Kurosawa. Ispirandosi ad un dramma dello scrittore russo Gorkij, il regista nipponico, rispettandone l'umanesimo di fondo, ha cercato di trarne i succhi meno tragici, pur confermando la descrizione di un mondo derelitto profondamente segnato dalla povertà materiale, che spesso si traduce anche in miseria morale. (19 marzo 2008)
Agli inizi dell'Ottocento, in una specie di discarica che dà su un cortile, una coppia di usurai ospita come affittuari un gruppo di persone allo sbando a causa di vicende personali: il ladro e la prostituta, l'ex samurai e l'attore fallito. Solo la fugace apparizione di uno sconosciuto pellegrino riuscirà a portare nella "casa" uno spiraglio di speranza.
"I bassifondi" risente più del dovuto del doppiaggio italiano, fin troppo buffonesco nell'affrontare il personaggio centrale del dramma, che è quello del pellegrino Kahei.
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