Regia di Bertrand Tavernier vedi scheda film
L'antieroe creato da Tavernier è uno svogliato poliziotto che capisce più di quanto dia a vedere e trova l'occasione per dimostrarlo in concomitanza con l'arrivo di una maestrina che susciterà il suo interesse e probabilmente il suo amore. E' lei l'unica ad accorgersi che il buon Cordier è molto più acuto di quanto sembri e sarà anche lei la prima a mettere lo stesso di fronte alla sua coscienza, rimproverando con lo sguardo la sua indolenza. E' a quel punto che Cordier decide di agire, di porre rimedio alle ingiustizie ricevute da lui e da altri e finendo inevitabilmente per diventare ingiusto egli stesso (la morte del servo di colore colloca Cordier su un piano persino inferiore dei suoi persecutori) ma lo fa da vigliacco, impugnando sempre un'arma, indirizzando le azioni altrui e senza mai venir meno alla sua natura di pavido. Belli i dialoghi, decisamente bravo Noiret e buona anche la colonna sonora. Unica pecca, la fotografia non sempre all'altezza dei bellissimi scenari.
Buona regia.
Bravissimo e giustamente premiato per questo ruolo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta