Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Uno spettacolare capolavoro in cui Herzog analizza nuovamente il rapporto tra uomo e natura.
La storia del folle, sognatore e un po' spiantato Fitzcarraldo che, in Sudamerica, ha la pretesa di costruire un teatro dell'opera in un piccolo villaggio dell'Amazzonia. Per riuscirci, va a raccogliere caucciù in una zona impervia e pericolosa con una nave, affrontando le rapide, la giungla e gli indios... a suo modo, ne esce vincitore.
Herzog qui affronta uno dei suoi temi più cari, il tema della natura benevola che può diventare arcigna ed incontrollabile, la natura su cui l'uomo e la sua volontà nulla possono. Fitzcarraldo, armato solo dei suoi sogni e della sua passione per l'opera, l'affronta per realizzare questo suo grande sogno, arrivando al punto di addomesticare gli indios e di far camminare la sua nave su una montagna. Quando sta per farcela, la natura si risveglia, si ribella e punisce le sue sfrenate ambizioni ma, a differenza di altri film del regista, non lo distrugge e gli regala un'ultima grande soddisfazione, forse perché il suo cuore è puro, le sue ambizioni sono nobili ed il suo animo è candido. Persino gli indios con cui ha a che fare, da guerrieri come sono, nei suoi confronti si dimostrano benevoli ed appaiono assai più mansueti degli spietati uomini d'affari con cui Fitzcarraldo ha a che fare e che scommettono sulla sua morte. Molti momenti di grande cinema: dal grammofono che suona Verdi in mezzo alla giungla per ammansire gli indios, in cui arte e natura si fondono, alle sequenze ricche di suspense in cui la nave di Fitzcarraldo affronta le rapide ed i pericolosi indios, le cui intenzioni non appaiono mai chiare. Inoltre Klaus Kinski qua è davvero spettacolare. Un capolavoro!
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