Trama
8 storie di emarginati compongono il ritratto decadente della società giapponese dai bassifondi della miseria umana.
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Regia di Akira Kurosawa
Con Yoshitaka Zushi, Kin Sugai, Kiyoko Tange, Junzaburo Ban, Michiko Hino Vedi cast completo
8 storie di emarginati compongono il ritratto decadente della società giapponese dai bassifondi della miseria umana.
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Pur essendo un ammiratore incondizionato dell'opera di Akira Kurosawa, non ho difficoltà a riconoscere qualche suo film minore come questo "Do des ka den". Il film è un ampio affresco delle classi disagiate paragonabile a certi film di Pasolini o Ettore Scola, ma nella struttura corale è girato come un film di Robert Altman tipo "Nashville" o "America oggi". Kurosawa volle… leggi tutto
Non tra i capolavori del maestro giapponese ma comunque, trattandosi di un gigante della settima arte, un film da vedere: bello l'uso del colore in chiave simbolica, alcuni personaggi - il barbone ed il figlio ad esempio - sono più azzeccati di altri, al limite della caricatura, la recitazione è un pò teatrale e la macchina da presa, contariamente al solito, è quasi sempre fissa. Il film è… leggi tutto
Esistono film che, pur diretti da grandissimi registi o/e interpretati da attori popolarissimi o/e supportati da campagne promozionali martellanti o/e realizzati senza risparmio di mezzi e con costi di produzione…
leggi tuttoi miei preferiti
leggi tuttoQuesta è una playlist basata su opere che, più o meno indirettamente, hanno ispirato scenografia , fotografia ed atmosfera di grandi film. Se volete…
leggi tuttoi film che mi hanno fatto emozionare,ridere, piangere e capire!
leggi tuttoCon riferimento alla playlist pubblicata da harendt, io trovo che fra i titoli che meriterebbero maggiore visibilità ce ne sono tanti che magari non hanno moltissimi voti ma che -proprio per questo-…
leggi tuttoPur essendo un ammiratore incondizionato dell'opera di Akira Kurosawa, non ho difficoltà a riconoscere qualche suo film minore come questo "Do des ka den". Il film è un ampio affresco delle classi disagiate paragonabile a certi film di Pasolini o Ettore Scola, ma nella struttura corale è girato come un film di Robert Altman tipo "Nashville" o "America oggi". Kurosawa volle…
leggi tuttoin questa playlist vorrei raccogliere quei titoli che tanto mi sono piaciuti e tanto lavoro hanno dato ai miei affaticati neuroni.. così tanto che un pò intimorito non sono ancora riuscito a passare alla…
leggi tuttoRelazione primaria, assoluta: parlare del rapporto, nel cinema come ovunque, tra il padre e il figlio maschio (o i figli se più di uno) significa aprire un elenco sterminato. Abbiamo atteso a lungo prima di affrontare…
leggi tuttoBisogna cambiare la mentalità dei produttori, far piazza pulita dei funzionari che si sostituiscono agli autori (Akira Kurosawa). La crisi depressiva che portò il regista nel 1971 a un tentativo di suicidio è in parte dovuta all’incomprensione e all’isolamento in cui i produttori avevano gettato Kurosawa dopo il fallimento di Dodes’ka-den.…
leggi tuttoUn film postumo, Ame Agaru, è stato girato da Takashi Koizumi, suo collaboratore per venti anni. Koizumi ha raccolto la sua sceneggiatura e l’ha girato, rispettoso delle consegne, come avrebbe fatto il…
leggi tuttoColpito dalla censura del mercato, fatto a pezzi e salvato a frammenti da una parte della critica [1] (di cui è singolare il vario modo di tradurre il titolo dei racconti di Yamamoto che ispirarono Kurosawa, da Una città senza stagioni di Kezich, Un quartiere senza stagioni di Morandini a La città senza stagioni di Grazzini, che promuove l’opera a…
leggi tuttoL'idea di cinema di Kurosawa raggiunge il suo apice realizzando un film complesso ma godibile in ogni sua parte, dando vita alle storie allegre, squallide, stupide e tristi della varia umanità di una bidonville nipponica: iI maestro riesce ad emozionare anche con l'utilizzo del colore.
leggi tuttoNon tra i capolavori del maestro giapponese ma comunque, trattandosi di un gigante della settima arte, un film da vedere: bello l'uso del colore in chiave simbolica, alcuni personaggi - il barbone ed il figlio ad esempio - sono più azzeccati di altri, al limite della caricatura, la recitazione è un pò teatrale e la macchina da presa, contariamente al solito, è quasi sempre fissa. Il film è…
leggi tuttoE pensare che questo fu il film a causa del quale (o comunque dopo il quale) Kurosawa tentò il suicidio... Qui si può citare subito qualche titolo che, per temi e struttura narrativa, sono accostabili a questo film dell'Imperatore: sul primo piano, anche perché vicini a noi, non si può non pensare a "Miracolo a Milano" (1951), ad "Accattone" (1961) e a "Brutti, sporchi e cattivi" (1976),…
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Commenti (4) vedi tutti
Su uno sfondo da bidonville Kurosawa tesse storie a sfondo proletario con risultati a volte davvero irritanti. Dire che è un film minore si è veramente indulgenti.
commento di ezio“Volevo fare un film diverso, che non avesse niente a che fare col realismo, e nemmeno con i colori di tutti i giorni. In questo senso, Dodes’ka-den è il mio film più sperimentale, sia per la struttura sia per l’uso antinaturalistico del colore. In un certo senso, Dodes’ka-den è un lungo incubo. Perciò vi prevalgono le tinte stridenti, allucinanti"
leggi la recensione completa di yumeNon avevo dubbi che aprendo la scheda di questo film avrei visto un voto molto alto. Non sono d'accordo. E nessuna delle recensioni è riuscita a farmi cambiere idea. Nonostante ami questo regista, detesto questi lavori 'sperimentali' che vorrebbero divenire simbolici a tutti i costi, ma che generano solo una gran noia.
commento di Bradyun capolavoro doloroso e sincero
commento di bocchan