Trama
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- Palma d'Oro al Festival di Cannes 1983
Regia di Shohei Imamura
Con Ken Ogata, Sumiko Sakamoto, Tonpei Hidarei, Takejo Aki Vedi cast completo
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Il Narayama è la montagna dei defunti, su cui gli anziani vengono accompagnati dai figli, per attendere la morte nel silenzio e nella solitudine, una condizione che equivale alla vicinanza con la divinità. Questo è l’unico elemento poeticamente sublime in un Giappone arcaico e primitivo, in cui l’uomo condivide, con il resto del regno animale, gli impulsi… leggi tutto
Da tempo Pupi Avati, in varie conferenze, racconta la sua esperienza di vita, focalizzando l'attenzione del pubblico su una parabola. Quella della "ellisse". Di cosa si tratta? È semplice, per quanto…
leggi tuttoSi notino il manifesto e la locandina col titolo scritto in modo errato ("KARAKIRI" anziché "HARAKIRI")...
leggi tuttoCon riferimento alla playlist pubblicata da harendt, io trovo che fra i titoli che meriterebbero maggiore visibilità ce ne sono tanti che magari non hanno moltissimi voti ma che -proprio per questo-…
leggi tuttoIo sono uno di quelli che va al cinema per vedere LO SPETTACOLO DELLA REALTA'. Nel cinema ritengo che siano indicate tutte le variabili, quasi ci fossero tutte le frequenze che rappresentano uno spettro…
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leggi tuttoVOTO 8 STRUGGENTE Struggente e coinvolgente storia contadina in un Giappone rurale, una sorta di "Albero degli zoccoli" nipponico.La natura e l'uomo (che poi è un suo figlio) possono convivere? Sì ma non alle regole dettate dal genere umano, ma a quelle della nostra grande madre terra. La morte è solo un passaggio della vita. Il film ci mette anche di fronte alla…
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Commenti (3) vedi tutti
Accompagnati dalle note di una chitarra o sitar (che sembra un pianto) quando raggiungi i 70 anni hai finito di vivere....sei accompagnato sulle montagne (pieno di scheletri) e attendi la tua fine.Crudele.
commento di ezioIl mondo dei morti parla al mondo dei vivi e gli ricorda che il monte Narayama è li ad aspettare che il destino di ognuno compia il suo percorso. È così che Imamura ci immerge in un mondo rurale che assomma adesione ai più bassi istinti e semplice spirito di sopravvivenza. Imbastendo un affresco storico capace ancora di esprimere grande fascino.
commento di Peppe Comuneuna delle storie più crudeli mai viste sullo schermo, ma di grande interesse antropologico
commento di bocchan