Regia di Ugo Tognazzi vedi scheda film
Un industriale della carta (Tognazzi) entra in clinica per un piccolo disturbo: un fischio al naso che non gli dà tregua. Tra controlli, cambi di reparto, approfondimenti diagnostici e analisi, non ne uscirà più.
Apologo kafkiano sul pachidermismo del sistema sanitario tratto da Dino Buzzati, il film diretto da Tognazzi adotta un registro grottesco, algido, straniato. Tanto le istanze polemiche quanto quelle stilistiche, chiaramente ispirate al cinema di Ferreri (che compare in una piccola parte) si stemperano sotto una regia sciatta e piatta che dimostrano quanto Tognazzi, qui alla seconda prova da regista dopo Il mantenuto, dietro la macchina da presa non ci sapesse proprio fare. Insopportabili le musiche di Teo Usuelli e imbarazzante la canzoncina La conta che accompagna l'intero film.
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