Regia di Ugo Tognazzi vedi scheda film
Rispetto agli altri illustrissimi compagni d'avventura denominati i "colonnelli" del cinema italiano dell'epoca d'oro ,Ugo Tognazzi è stato quello forse più apprezzato nel passare dietro la macchina da presa,benchè nessuno dei film diretti da lui abbia incontrato una fortuna commerciale pari ai suoi maggiori successi come semplice attore protagonista. "Il fischio al naso",seconda opera diretta e interpretata da Tognazzi,è tratto da un racconto di Dino Buzzati amaramente sarcastico,che vede un industriale ricoverato in una clinica privata per un fastidio fisico di poco conto,che perde ogni speranza di uscirne via via,in un kafkiano cambiar continuo di piani per la degenza,fino ad una conclusione particolarmente triste. Riflessi felliniani e mortuari si espandono via via nell'incredibile odissea ospedaliera del protagonista,che prova a ribellarsi,ma senza successo,circondato da mestizia e asettica assistenza sanitaria.L'attore cremonese riserva ruoli alla moglie Franca Bettoja e all'amico Marco Ferreri,e disegna con misura l'attonito,sbalordito crollo dell'ottimismo del suo industrialotto della carta,che,in parallelo,deve lasciar gestire,rovinosamente,l'azienda al padre rimbambito e alla moglie incurante della sua assenza.Un film di un pessimismo onesto,intelligente e che forse difetta un pò nella gestione dei tempi narrativi,con qualche lieve tempo morto,ma tutto sommato un'operina da recuperare.Curiosa la colonna sonora,con varie rivisitazioni del brano "Tulilemblemblè" dall'inizio alla fine.
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