Regia di Ugo Tognazzi vedi scheda film
Nella mia testa associo questo film a La donna scimmia di Ferreri con cui ha in comune una decscrizione al vetriolo dell'ambiente sanitario,reo di essere totalmente distaccato dalla risoluzione delle malattie ma colpevolmente attratto dalle varie mostruosita'da studiare o dal vile denaro.E non è un caso che in questo incubo kafkiano a cui viene sottoposto un brillante industriale della carta (esilarante la prova delle lenzuola di carta all'inizio del film)la cui unica colpa è quella di avere un fastidiosissimo sibilo che proviene dal naso,collabori alla sceneggiatura il collaboratore abituale di Ferreri e lo stesso Ferreri compaia nelle vesti di uno dei professori della clinica extralusso in cui il protagonista ha la sventura di essere ricoverato.Le sue condizioni divengono sempre piu'gravi per ogni piano che visita da ricoverato,da piano terra al settimo, fino all'esito che tutti aspettiamo.Visivamente è un film di forte impatto,c'è una fotografia eccellente che accentua l'apparenza spoglia,ipertecnologica,futurista e asettica dei vari ambienti della clinica.Da parte sua Tognazzi opta per il sarcasmo,per l'umorismo nero seppia che si accanisce sul malcostume sanitario,sui baroni della medicina che si interessano poco o nulla dei loro pazienti ma hanno come unico interesse quello dei quattrini.E se il regista ha sguardo non banale altrettanto ricercata è l'interpretazione del Tognazzi attore raramente cosi'melanconico.Sicuramente un film che non lascia indifferenti....
non male
efficace nella parte dell'amante
non male
ok
ottima prova
forse la sua miglior regia
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