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Il cimitero del sole

Regia di Nagisa Oshima vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il cimitero del sole

di bradipo68
8 stelle

La baraccopoli come microcosmo infernale, simbolo delle difficoltà di lasciarsi alle spalle le macerie della Seconda Guerra Mondiale.Il film di Oshima si situa tra un realismo sgradevole(perchè si parla di cose sgradevoli) e il melodramma lancinante colpendo soprattutto dal punto di vista visivo.E'un film irruento dominato dal rosso del sole,enorme palla di fuoco bassa sull'orizzonte e dal rosso del sangue al centro di un vergognoso commercio ai danni dei poveracci che non hanno altro da poter vendere.Arrivano a vendersi anche i documenti di identità diventando dei perfetti nessuno,carne da macello a disposizione delle bande dei malfattori che si disputano il dominio sul territorio.Il Giappone che ci mostra Oshima è una nazione in ginocchio,un brutto posto per vivere,lontano dall'essere il luogo pittoresco che molti imamginano.Il colpevole è sempre l'uomo ma qui Oshima sposa in pieno la tesi marxista dell'ambiente che condiziona l'uomo.E'impossibile venire fuori dalle sabbie mobili di questo inferno senza venire a compromessi.E'sempre il più forte che vince sul più debole,la lotta per la conservazione della specie.E quando il popolo si sarà reso conto degli anni e anni in cui è stato proditoriamente sfruttato da mafiosi senza scrupoli distruggerà il microcosmo infernale in cui ha sempre vegetato.La baraccopoli sarà rasa al suolo. Il Giappone deve essere ricostruito a partire dalle macerie lasciate dalle bombe atomiche .Bisong a stabilire a che prezzo e chi dovrà pagare questo prezzo.Oshima crede che non siano sempre i più poveri a dover pagfare questo prezzo....

Su Nagisa Oshima

regia molto europea per libertà stilistica

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