Nel pieno della ricostruzione, Osaka è una città a pezzi non solo negli edifici: l'immoralità dilaga, e nei quartieri più poveri si vive tra furti, violenze, prostituzione e guerre fra gang...
Note
Oshima - in un territorio per lui inconsueto, prossimo a quello di Fukasaku - conserva la propria poetica di narratore crudele e claustrofobico.
Forse sono rimasto deluso perchè mi aspettavo qualcosa di meglio da questo regista. Ho avuto la sensazione che certi "meccanismi" facessero fatica a girare… Il finale è comunque molto bello.
Sesso e violenza sono gli elementi essenziali del cinema perché sesso e violenza servono ad aprire le vie dell’inconscio. (…) I miei film hanno spesso proprio il delitto come tema principale; il criminale costretto a perpetrare il proprio delitto giunge a compierlo per piacere o senza conoscere il motivo che lo spinge. Non sono un criminale nella realtà, bensì nei miei film. I delitti si… leggi tutto
Voto 6. Datato nella sua impostazione didascalica della rappresentazione del profonodo diasgio sociale del Giappone del dopoguerra, è comunque interessante per la ricca e vivace tipologia umana messa a fuoco dinanzi allo spettatore, nonché per note stilistiche molto originali ed inedite per l’epoca. [15.04.2008] leggi tutto
A Kamagasaki, quartiere popolare di Osaka infervorata tra ricostruzione post bellica e malavita dilagante, la giovane e spregiudicata Hanako si guadagna da vivere organizzando un traffico di sangue clandestino che coinvolge sottosalariati e disoccupati, offrendolo a potenti industrie cosmetiche.
Il capo della banda di Hanako è Shin, che presto diventa l’amante della ragazza.
Al…
Io sono uno di quelli che va al cinema per vedere LO SPETTACOLO DELLA REALTA'.
Nel cinema ritengo che siano indicate tutte le variabili, quasi ci fossero tutte le frequenze che rappresentano uno spettro…
Sesso e violenza sono gli elementi essenziali del cinema perché sesso e violenza servono ad aprire le vie dell’inconscio. (…) I miei film hanno spesso proprio il delitto come tema principale; il criminale costretto a perpetrare il proprio delitto giunge a compierlo per piacere o senza conoscere il motivo che lo spinge. Non sono un criminale nella realtà, bensì nei miei film. I delitti si…
Il capolavoro di Nagisa Oshima, La cerimonia (1971), dieci anni prima di Furyo - Buon Natale, mister Lawrence (con David Bowie e Riuychi Sakamoto, anche Takeshi Kitano) era lontano dal box-office, le opere del regista…
Un'occasione sprecata. Nettamente inferiore a "Racconto Crudele della Giovinezza" per colpa di una sceneggiatura troppo intricata e di una regia che, nella prima parte del film, rimane come imbavagliata, costretta a stare addosso affannosamente alle macchinose evoluzioni della narrazione. Poi nella seconda parte c'è spazio per stralci di poesia, ma è troppo tardi per salvare il…
La baraccopoli come microcosmo infernale, simbolo delle difficoltà di lasciarsi alle spalle le macerie della Seconda Guerra Mondiale.Il film di Oshima si situa tra un realismo sgradevole(perchè si parla di cose sgradevoli) e il melodramma lancinante colpendo soprattutto dal punto di vista visivo.E'un film irruento dominato dal rosso del sole,enorme palla di fuoco bassa…
Giappone, primo dopoguerra. Nei bassifondi di Osaka la spregiudicata Hanako commercia sangue umano: la sua ambizione scatenerà una lotta senza quartiere tra bande locali. Il titolo allude al defluire delle energie vitali, all’estinzione della dignità e dell’orgoglio in una società vampirizzata dalla guerra e dagli organi parassitari della malavita. Il racconto,…
Il terzo film di Oshima è impegnato, intelligente e cattivo; in più conferma, dopo "Racconto crudele della giovinezza" (anch'esso del 1960) il talento del regista più comunista della nouvelle vague giapponese. In una veste grafica che, forse non per caso, privilegia i rossi - quasi a volere accostare Douglas Sirk e Mao - con la presenza preponderante di un sole sempre rosso, come se la…
Voto 6. Datato nella sua impostazione didascalica della rappresentazione del profonodo diasgio sociale del Giappone del dopoguerra, è comunque interessante per la ricca e vivace tipologia umana messa a fuoco dinanzi allo spettatore, nonché per note stilistiche molto originali ed inedite per l’epoca. [15.04.2008]
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Commenti (2) vedi tutti
Forse sono rimasto deluso perchè mi aspettavo qualcosa di meglio da questo regista. Ho avuto la sensazione che certi "meccanismi" facessero fatica a girare… Il finale è comunque molto bello.
commento di endimioneVoto 7/8 Disperato
commento di luca826