Regia di Anatole Litvak vedi scheda film
Davvero poco riuscito e appassionante, nonostante e a differenza di quel che generalmente se ne dice, di una interpretazione della Loren che si doppia da sè non disprezzabile e in un contesto poco suo, molto differente dal genere di film a cui era abituata fino a quel momento, che generalmente non amo come attrice.
Perkins bravo come sempre ma insopportabile, è proprio per il suo tipo di ruolo nella vicenda e i suoi comportamenti.
Gig Young era un grande attore caratterista ma non solo anche se qui non ha occasione per dimostrarlo, non vedo come si possano scrivere certe cose a suo riguardo.
La sceneggiatura firmata dagli italiani poi ha uno spunto da "ritornante" del disastro aereo perdipiu in un paese straniero, talmente incredibile che sarebbe andata meglio come episodio di "Ai confini della realtà" di Rod Serling
Il film per volere essere un "matrimoniale" thriller "hitchcockiano" stante anche la scelta di Perkins quale protagonista un biennio dopo "Psycho" non ha tensione e non crea mai un vero interesse, nonostante la buona la fotografia e le belle scenografie come quella dei tetti parigini della casa in cui è ambientato per gran parte.
Abbastanza violento e crudo per gli standard dei tempi, l'insistito investimento del corpo con la macchina.
E pensare che Litvak avrebbe successivamente di un lustro ancora saputo dirigere una storia di grande cinema dei sessanta, con "La Notte dei generali".
John Nada
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