Regia di Akira Kurosawa vedi scheda film
Poesia allo stato puro, un piccolo grande uomo che, dal rapporto quasi totalizzante con la natura, trae ogni spunto di insegnamento e di forza vitale. Dersu Uzala è l'uomo che la civiltà ha fatto perdere, è ognuno di noi prima delle grandi rivoluzioni sociali ed industriali, forse con gli occhi di oggi troppo ingenuo ma con un profondo rispetto verso la natura come lo avevano i nostri nonni, perchè la natura è anche il pane e l'acqua e l'abito cucito addosso. Questo uomo fuori dal tempo e dallo spazio finirà inevitabilmente per scontrarsi davanti al lento e progressivo avanzamento dela modernità, in questo caso il vento di novità portato dal capitano Arseniev, che però nei suoi confronti prova lo stesso rispetto che si ha davanti a chi comunque custodisce leggi e saperi non scritti e forse per questo ancora più preziosi. Una lezione che lo accompagnerà anche quando la spedizione sarà finita, e sarà lui a dover dare il meglio di sè per salvare il suo vecchio compagno di avventura. Meritato premio Oscar per un film che sa non essere mai banale o ridondante, un vero e proprio esercizio di poetica ed un omaggio ad una visione della natura forse eccessivamente arcaica ma di grande immutato fascino.
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