Regia di Akira Kurosawa vedi scheda film
I temi di questo film sono risaputi: rapporto uomo/natura; confronto selvaggi/civilizzati; senso della morte. Contenuti non propriamente tipici del cinema di Kurosawa, a ben vedere. Eppure, questo Dersu Uzala è un personaggio inconfondibilmente in linea con gli altri eroi filmati dal grande maestro nipponico: per la saggezza, la generosità, la calma serafica che non riesce a coprire le asperità caratteriali, ma anche per la fragilità, l'angoscia e, soprattutto, la follia. La potenza espressiva di Kurosawa, per dispiegarsi in tutta scioltezza, non ha bisogno questa volta di mettere in scena sontuose battaglie epiche nè di interrogare Shakespeare, Dostojevski o Pirandello: qui si tratta di un'incursione pienamente riuscita di un grande uomo di cultura estremo-orientale nel cuore della taiga, nell'Asia profonda e misteriosa dove la sterminata Madre Russia sfuma quasi senza accorgersene nella terra di Gengis Khan...
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