Regia di Kenji Mizoguchi vedi scheda film
Se non fosse stato per Enrico Ghezzi e il suo Fuori orario non avrei mai conosciuto un cineasta come Mizoguchi e il suo cinema.E non avrei scoperto film importanti come questo che da quello che ho visto posso considerare un pò la summa del pensiero del regista nipponico sul ruolo della donna nella società feudale giapponese.Più che una vita la sfortunata vive un odissea ricca di avvenimenti negativi e avara di soddisfazioni.Anzi è da rimarcare la gran messe di avvenimenti che percorre questo film,evenienza rara nei film di Mizoguchi che ho avuto modo di vedere.O-Haru è una donna in balia degli eventi che cerca di scegliere sempre la soluzione più indolore al momento dopo che il suo amore più intenso si è infranto su insormontabili differenze di classe sociale.Ma la soluzione trovata spesso non è la migliore e si ritorce sempre contro di lei.La vita della protagonista è una lenta ma costante discesa nell'abisso,prima ragazza nobile poi venduta come prostituta e infine prostituta vera anche a dispetto di un età non più giovanissima.E lo strazio maggiore è di lì a venire.el Giappone di quell'epoca la donna era solo subalterna al ruolo dell'uomo,un complemento,un oggetto da sfruttare a proprio piacimento.O-Haru è un film in cui la cura maniacale per la forma,l'intarsio finemente intessuto da Mizoguchi è quasi un contrappasso alla tragicità degli avvenimenti che si succedono in un crescendo di disperazione.All'eleganza figurativa corrisponde una brutalità estrema .O-Haru carica sulle sue spalle tutto il male che può sopportare,è il prototipo dell'eroina maltrattata dal fato e dagli eventi ma sempre decisa ad anadare comunque avanti.Con rassegnazione.Credo che mai come in questo film sia stata descritta con scientifica precisione il crudele anacronismo culturale della società giapponese del Diciassettesimo Secolo.Ancora incapace di considerare la donna come essere vivente dotato di dignità propria.
maestosa
eccellente
il suo personaggio esce quasi subito di scena
eccellente
eccellente
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