Regia di Lamberto Bava vedi scheda film
Pur riconoscendogli il merito cronologico di essere stato antesignano nel suo genere e realizzato per l’epoca con una certa maestria, ciò non toglie che faccia parte di quella scuola registica ed autoriale che io non apprezzo per niente (Dario Argento è stato il produttore ed il regista Lamberto Bava un suo seguace …), maschilista e strumentale, il cui scopo precipuo è suscitare paura nello spettatore a detrimento della credibilità, verosimiglianza, congruità, coerenza, sensatezza, ecc. della storia e della successione degli eventi descritti, i dialoghi ed i contenuti latitano, le donne sono stupide urlatrici prive di istinto di sopravvivenza, reattività vitale e minime capacità di ragionamento, solo l’uomo le può salvare anche a costo di doverle trascinare come un peso morto. Sarebbe ora di passare oltre questo approccio riduttivo e piuttosto privo di senso ed avanzare nell’evoluzione umana ed anche cinematografica puntando di più sui contenuti, le idee, la cultura che trapela dalle opere, la capacità di interpretare gli eventi da diversi punti di vista, ecc.. In questo come in tanti altri film di personaggi ritenuti maestri del genere non si riesce ad andare oltre all’attività ludica elementare, in cui a divertirsi sono solo loro (oltre a far quattrini), il pubblico a casa se non è neurodeficitario o semiaddormentato difficilmente può provare interesse per questo modo grezzo di proporre il genere horror.
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Demoni è un film che non si capisce se sia geniale o completamente demente ma io lo trovo irresistibile. Non è per chi cerca il "buon cinema", la paura non c'entra niente: bisogna avere un certo gusto del WTF per apprezzarlo.
Davvero, capisco possa non piacere ma sinceramente che senso ha tracciarlo di maschilismo? Le donne saranno stupide urlatrici ma gli uomini non è che ci facciano una figura migliore...
Una domanda: a che ti riferisci quando gli riconosci il "merito cronologico"? Non mi sembra che Demoni abbia fatto scuola, al massimo credo sia stato un studente sorprendente.
Non ha fatto scuola, perché non credo ne avesse le qualità ispirative, ma cronologicamente ha preceduto una miriade di film e poi serie tv sul genere, la maggior parte die quali devo riconoscere, non sono meglio di questo, se non per la diffusione e padronanza delle tecniche digitali e qualche idea in più da parte di alcuni sceneggiatori. Il genere horror comunque, a mio avviso, è maschilista per antonomasia, se poi lo sia involontariamente o strumentalmente, il risultato cambia poco. Le donne sono assolutamente stereotipate nei loro personaggi stupidi ed urlanti e privi di capacità di difesa ed istinto di sopravvivenza. Solo ultimamente qualche autore ha iniziato a cambiare il comportamento delle protagoniste femminili, rendendole più risolute o addirittura ribaltando gli stereotipi.
Io ho sempre visto come capostipite del genere La Casa di Sam Raimi e Demoni come un volenteroso apprendista... forse mi sbaglio, in fin dei conti se il Metropol viene citato persino in Silent Hill vuol dire che Demoni lo hanno visto pure in Giappone.
Per quanto riguarda l'altro discorso ho capito il tuo punto di vista anche se non sono d'accordo. Sarebbe un argomento davvero interessante da discutere ma i commenti della recensione immagino non siano il posto adatto. Grazie comunque della risposta e complimenti per l'avatar, è carinissimo.
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