Regia di Tobe Hooper vedi scheda film
Famosissimo col suo titolo italiano, a mio giudizio poco pertinente, che poi altri filmetti hanno cercato di richiamare (Non aprite quel cancello, quell'armadio ecc...), The Texas Chainsaw Massacre è un film indipendente fatto davvero con due soldi e ripreso in maniera approssimativa, ma che porta con sé tanti elementi di novità nel cinema di genere, inaugurando in particolare lo slasher particolarmente efferato, prima che arrivasse il genio di Carpenter che con Halloween dava vita allo "slasher elegante", indubbiamente meno truce.
Il film di Tobe Hooper è invece un autentico pugno nell'occhio: solo ispirato alla figura del folle serial killer Ed Gein e per niente tratto da una storia vera (l'arte dell'attirare l'attenzione...), Non aprite quella porta è entrato nella leggenda soprattutto grazie all'introduzione della figura di Leatherface, assassino grasso e ritardato, armato di motosega e con una orribile maschera di pelle umana sul volto. Per il resto, tutto rientra nel classico: cinque ragazzi sul Volkswagen Hippie attraversano il Texas e, durante una sosta, s'imbattono in un autostoppista schizzato e in una casetta isolata...L'inizio della fine!
Ciò che rende speciale Non aprite quella porta è la crudeltà degli assassini, l'efferatezza dei loro delitti, le grida assordanti dei poveri ragazzi ritrovatisi in una piccola macelleria umana gestita da una famiglia folle e cannibale (Rob Zombie, con La casa dei 1000 corpi, ha sfiorato il plagio...), il disturbante rumore della motosega a contornare un'aggressione e soprattutto Leatherface, figura enigmatica purtroppo rivoluzionata dai sequel.
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