Regia di Tobe Hooper vedi scheda film
Pochi film hanno saputo rappresentare la sensazione audio-visiva nella sua più totale immediatezza. Hooper, con un realismo materico da far accapponare la pelle, c’è riuscito lavorando tanto sui luoghi quanto sui personaggi. In “Non aprite quella porta” la famiglia è innanzitutto un vessillo del male e un simbolo di coercizione, frutti di una società oramai sull’orlo del mutamento e del baratro collettivo.
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