Regia di John Carpenter vedi scheda film
Tappa fondamentale del New Horror anni 70, film fra i più celebri di Carpenter, è un vero manuale di costruzione della suspense che regala brividi genuini e presenta una figura di serial killer originale, la cui follia omicida non viene mai spiegata in termini razionali, dunque ancor più terrificante nella sua voluta enigmaticità. E' rimasto famoso l'uso della soggettiva nelle scene iniziali, che sono le più inquietanti e, forse, le più memorabili; in seguito, c'è una parte introduttiva leggermente dilatata, che a tratti disperde un pò l'interesse in un intreccio da teen-movie che vede al centro la brava Jamie Lee Curtis e le sue amiche; tuttavia, a partire dalle prime concrete apparizioni del "mostro" Michael Myers, la tensione sale alle stelle e Carpenter non ha certo bisogno di accumulare gli effettacci come fanno tanti suoi colleghi, giocando con la paura dello spettatore in maniera molto più raffinata e intelligente. Da notare che le scene violente, per quanto spaventose possano risultare, sono poco numerose e in genere di breve durata. Purtroppo ho visto pochi altri film diretti da Carpenter, ma questo rimane un piccolo gioiello nella sua carriera che sarà imitatissimo negli anni a venire, con una serie di sequel e di remake che non riusciranno mai ad avvicinarsi al livello espressivo di questo film. Da notare che il seguito ufficiale inizia esattamente dove finisce questo film, naturalmente riportando in vita il serial killer con un semplice espediente narrativo.
voto 8/10
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