Regia di Mario Bianchi vedi scheda film
Il film è davvero poca cosa, anche se una certa cura per gli ambienti ed i costumi dell'epoca lo distacca da certe produzioni soft-core da quattro soldi. E' fatto su misura per sfruttare le grazie mature della Minoprio.
Siamo nel ventennio. Un giovanotto di belle speranze passa le vacanze dagli zii in campagna. Lo zio è un gerarca di provincia, la zia è una signora vogliosa. A complicare le cose c'è la cuginetta ugualmente smaniosa... Si toglieranno tutti le voglie.
Cavatine da cassetto.
E che vuoi cambiare ???
Nel ruolo del gerarca cornuto ci sta bene, ma le scene sessuali non fanno per lui...
Minimo indispensabile: bel fisico, ricciolo nero, espressione attonita.
Sembra più vecchia di quel che è nel film (ed è così infatti, ma non è un merito... soprattutto del truccatore). Non è un'attrice e si vede pure questo.
Bravina però... Sembra di rivederla fare le mossette dietro a Fred Bongusto in una nota sigla di una trasmissione televisiva dei mitici '70. Invece si sta masturbando mentre il Duce fa proclami da piazza Venezia... Però è disinvolta, si muove bene (per il livello dell'opera, s'intende).
Figlio d'arte, ma non all'altezza del padre. Fa il compitino con un minimo di cura, senza stancarsi...
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