Regia di Franco Rossetti vedi scheda film
Franco Rossetti è stato più che altro sceneggiatore: oltre ad aver collaborato ai copioni di Zabriskie Point (!) e di Django, però, non ha lasciato grandi tracce nel mondo del cinema; ha inoltre diretto una manciata di pellicole, quasi tutte nei fiorenti anni '70. Fra questo, ecco un decamerotico dalle buone ambizioni di partenza (per quanto possano essere buone le ambizioni di un decamerotico, cioè di una commedia a sfondo sessuale ambientata nel medioevo) che sfoggia una coppia di protagonisti di buon valore come quella formata da Renzo Montagnani e Don Backy, spalleggiati nell'immancabile ruolo pruriginoso da Barbara Bouchet. Inoltre la sceneggiatura - del regista - è tratta dal Boccaccio e Don Backy cura anche la colonna sonora (con lo pseudonimo/nome reale di Aldo Caponi): ci si aspetterebbe ragionevolmente qualcosa di più del solito Z-movie pecoreccio e barzellettistico. E invece niente da fare: perchè la storia è insipida, la comicità grossolana (ma questo sorprende poco), il ritmo - è pur sempre un on the road - scarso e la Bouchet compare pochissimo, per quanto quasi sempre (fortunatamente) nuda. In pratica un lavoraccio dal budget basso, ma non infimo, con due protagonisti sprecati; apprezzabile quantomeno lo stornello-tema del film. 2/10.
Medioevo. Due bifolchi vengono inviati presso il vescovo per recargli un messaggio: lo dimenticano. Sulla strada incontrano però una procace fanciulla sposata, che tentano di far loro raccontando al marito di averla tramutata in cavalla.
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