Regia di Kang Woo-Suk vedi scheda film
Poliziesco viscerale, estremo, violento e soprattutto non risolto. Sebbene Kang sfoggi uno stile e una narrazione mai banale (in linea con la freschezza e la vitalità stilistica del cinema coreano del primo duemila) segue un intreccio prevedibile e tratteggia il suo personaggio di poliziotto sgangherato e picchiatore strizzando l’occhio ai classici americani (in primis Harry «la Carogna» Callahan). Sullo sfondo emerge un altro ritratto all’acido muriatico della società coreana costituita da antieroi amorali sia dalla parte della legge, che del crimine.
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