Regia di Nicholas Meyer vedi scheda film
A sorpresa, un film realizzato per la tv americana uscì nelle sale europee e divenne un successone, capace di surclassare pellicole progettate proprio per contendersi il primato stagionale al box-office: "The day after" creò una vera e propria ondata sensazionale, e fece discutere. E' uno di quei casi in cui un'opera conosce un'affermazione maiuscola più per gli argomenti sostenuti o presentati, che per i propri meriti reali: infatti è abbastanza evidente la concezione televisiva del lungometraggio, e la prolissità del racconto non aiuta a renderlo memorabile. Per di più, a detta di molti esperti, il film proporrebbe addirittura una situazione anche troppo ottimistica delle cose dopo un'esplosione nucleare: affidato ad uno stuolo di personaggi che vive ognuno a suo modo il disastro di un attacco realizzato con l'atomica, il film è emblematico di un'epoca che vedeva due potenze mondiali fronteggiarsi minacciandosi di schiacciare il fatidico pulsante rosso per prima. Meyer non è mai stato un gran regista, e forse in mano ad altri il risultato sarebbe stato ben più incisivo, ma le platee di allora si impressionarono molto e accorsero a visionare il giorno dopo la catastrofe più temuta.
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