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Il fiore delle Mille e una notte

Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film

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La recensione su Il fiore delle Mille e una notte

di Gangs 87
7 stelle

Il giovane Nur ed Din compra un'affascinante schiava di nome Zumurrùd e fra i due nasce una relazione sentimentale mentre la coppia composta da Harùn e Zeudi sperimenta le conseguenze dell'amore. Un racconto corale che inneggia alla vita ed ai sentimenti.

 

Dividendo la narrazione in diverse storie che potrebbero comunque essere considerate anche singolarmente, individuiamo:

 

Nur ed-Din e Zumurrùd

Il poeta Sium e i tre giovani

Il re Harùn, la regina Zeudi e la giovane coppia

Nur ed-Din perde Zumurrùd e tenta di trovarla

Zumurrùd diventa "Re Sair" e Nur ed-Din giunge nella sua corte

Il sogno di Dùnya

Il viandante Tagi incontra il triste Aziz

Aziz e Aziza

Tagi e Aziz si recano nella città di Dùnya

La storia di Shahzamàn

La storia di Yunan

Il termine del mosaico e l'arrivo di Dùnya

Nur-ed Din ritrova la sua Zumurrùd

 

Pasolini rappresenta una sceneggiatura scremandola ulteriormente rispetto a ciò che aveva scritto. Costruisce una rete di racconti intersecati l’un l’altro che, come i due film precedenti appartenenti alla Trilogia della vita che con questa pellicola si chiude, fornisce alla pellicola l’attrazione primaria che ne consente l’apprezzamento da parte del pubblico nonostante la costante presenza di nudo e di atti sessuali mai espliciti ma sempre piuttosto espressi.

 

Un attimo prima di quello che sarà poi Salò o le 120 giornate di Sodoma (il film in oggetto è il penultimo di PPP) e la sua violenza narrativa e visiva, Il fiore delle Mille e una notte può essere considerato l'ultimo film che custodisce la poesia di Pasolini che, in particolar modo in questa Trilogia viene espressa inequivocabilmente.

 

Partendo dalla fotografia, colorata e bellissima, passando per le ambientazioni e poi per i racconti ben composti e ricchi di personaggi e situazioni, così come gli altri due, anche questo film è bello da vedere e piacevole da seguire. Distante dai primi film del poeta-regista, resta comunque la dimostrazione (semmai fosse necessario dimostrarlo) della capacità di Pasolini di creare e dirigere film di qualità.

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