La storia di Nur-el-Din e della bellissima schiava Zumurrud; la trappola tesa da Tiffané e Zeudé per scoprire chi sia miglior amante fra un ragazzo e una ragazza. E ancora: i diversi destini di Aziz e di Tagi, il primo punito con l'evirazione per un tradimento amoroso, il secondo, invece molto più fortunato. Infine due prìncipi, per cammini diversi ma ugualmente avventurosi, finiscono per farsi bonzi. È l'ultimo capitolo della celebre "Trilogia della vita" pasoliniana. C'è da chiedersi cosa sia rimasto del film, sicuramente sforbiciato per la programmazione televisiva.
una volta superata la barriera della recitazione e doppiaggio dilettanteschi di molti dei personaggi, il film sa regalare sequenze di grande magia, a tratti jodorowskiane. la struttura di racconto storia nella storia (nella storia) lo accomuna a un'altra opera in costume: Il Manoscritto ritrovato a Saragozza di Wojciech Has.
Sono rimasto piuttosto deluso, soprattutto per quanto osi (inutilmente) questo film. Con Pasolini ho praticamente chiuso, ma non mi perderò le "120 giornate di Sodoma"…
Mi sembra un film porno per omosessuali e trall'altro gli attori sembrano minorenni. Visto che l'ha girato in Etiopia, dubito che gli abbia chiesto i documenti.
Rivisto dopo circa 20 anni dalla prima volta, "Il fiore delle mille e una notte" è il penultimo film di Pasolini. Preferisco giudicarlo come opera autonoma, al di fuori della tanto discussa Trilogia della vita. E' un'opera che porta impresso il segno distintivo del talento dell'autore, non priva tuttavia di contraddizioni. Innanzitutto non c'è l'estremismo visivo ed ideologico che… leggi tutto
Terzo capitolo di un'improbabile trilogia (dopo il Decameron e Canterbury), certamente il meno riuscito. Ed anche il maggiormente 'licenzioso' dei tre film, che saranno dedicati alla 'vita', ma qui pare che il concetto si riduca all'atto riproduttivo o meramente carnale e poco altro. Quanti nudi integrali, quante ire della censura e relativi tagli; direzione degli attori penosa (attori penosi,… leggi tutto
Il giovane Nur ed Din compra un'affascinante schiava di nome Zumurrùd e fra i due nasce una relazione sentimentale mentre la coppia composta da Harùn e Zeudi sperimenta le conseguenze dell'amore. Un racconto corale che inneggia alla vita ed ai sentimenti.
Dividendo la narrazione in diverse storie che potrebbero comunque essere considerate anche singolarmente, individuiamo:…
Oggi, anzi in realtà già ieri, come credo sia noto, ricorre il Centenario dalla nascita di Pier Paolo Pasolini. Come per altri Autori a me molto cari, quindi, anche per lui ho deciso di 'spararmi' una…
Rivisto dopo circa 20 anni dalla prima volta, "Il fiore delle mille e una notte" è il penultimo film di Pasolini. Preferisco giudicarlo come opera autonoma, al di fuori della tanto discussa Trilogia della vita. E' un'opera che porta impresso il segno distintivo del talento dell'autore, non priva tuttavia di contraddizioni. Innanzitutto non c'è l'estremismo visivo ed ideologico che…
Una bellissima fotografia per un film girato in gran parte in un paese, lo Yemen, ormai inaccessibile, per una storia millenaria cui Pasolini regala la sua particolare capacità narrativa. Una pellicola fuori dal tempo, ancor più oggi in cui certe pruderie censorie sembrano datate, forse un pò ostico ma dall'intatto fascino e poesia.
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Commenti (5) vedi tutti
Se le storie sono queste... meglio lasciar perdere gli originali. Livello di recitazione piuttosto modesto. Bellissime le ambientazioni. 5
commento di Bradyuna volta superata la barriera della recitazione e doppiaggio dilettanteschi di molti dei personaggi, il film sa regalare sequenze di grande magia, a tratti jodorowskiane. la struttura di racconto storia nella storia (nella storia) lo accomuna a un'altra opera in costume: Il Manoscritto ritrovato a Saragozza di Wojciech Has.
commento di giovenostaForse leggermente meglio dei 2 precedenti Capitoli ... ma a parte cose ose' sparse,continuo a non capire la Bellezza di questi Films !!! voto.6.
commento di chribio1Sono rimasto piuttosto deluso, soprattutto per quanto osi (inutilmente) questo film. Con Pasolini ho praticamente chiuso, ma non mi perderò le "120 giornate di Sodoma"…
commento di palozMi sembra un film porno per omosessuali e trall'altro gli attori sembrano minorenni. Visto che l'ha girato in Etiopia, dubito che gli abbia chiesto i documenti.
commento di ronk