Regia di George A. Romero vedi scheda film
'Day of the Dead', terza incursione di George A. Romero nell'universo zombi, chiude quella che può essere definita la sua prima trilogia sul tema, dato che gli altri tre film sull'argomento - 'Land of the Dead', 'Diary of the Dead' e 'Survival of the Dead' - sono stati girati ad un lasso di tempo che dista vent'anni dal film in questione e uno dietro l'altro, motivi che mi spingono a ritenerli cicli affini ma differenti.
'Il giorno degli zombi' ha come bersaglio certa ottusità degli ambienti militari USA nello specifico ma per estensione di qualsiasi corpo o istituzione militare e cerca anche di affrontare il fenomeno con un approccio scientifico, tanto con lo sparuto gruppo di studiosi capeggiato dalla coraggiosa Sarah (Lori Cardille) con il fondamentale aiuto del pilota di elicotteri John (Terry Alexander), la cui figura nel finale assume quasi dei contorni biblico-salvifici - un altro superstite gli dice: ''Sei un angelo custode che ci condurrà verso la terra promessa'' - quanto più con lo scienziato Logan (Richard Liberty), i cui studi sullo zombi Bub (Sherman Howard) non fanno altro che rimandare a Frankenstein - viene spesso apostrofato con questo nome dai militari - e alla creatura di Mary Shelley.
Aperto e chiuso da due sogni della protagonista Sarah, in realtà il film, pur concludendosi 'positivamente' per i pochi sopravissuti, è un incubo ad occhi aperti, dove le città ormai sono popolate unicamente dalle creature e agli umani non resta che ripararsi in una base sotterranea, luogo chiuso, claustrofobico, dove, pian piano, le divergenze di vedute - più pragmatica quella dei soldati, più accomodante degli studiosi - finiscono per arrivare allo scontro, con conseguenze nefaste per gran parte degli occupanti.
Dopo una prima parte - forse eccessivamente lunga, con qualche dialogo di troppo - in cui le dinamiche e le psicologie dei personaggi vengono presentate, assistiamo alla resa dei conti della seconda, in cui gli zombi, grazie al loro numero soverchiante, riescono in maniera lenta ma inesorabile ad avere la meglio all'interno della base, con una resa visiva che tocca punte elevate di splatter, miste a uno humour nero somministrato in piccole dosi dall'autore, che colpisce in particolare l'ottusissimo capo dei soldati Rhodes (Joseph Pilato), letteralmente smembrato dai voraci zombi, al quale spetta lo sberleffo del saluto militare da parte di Bub, l'essere 'rieducato' da Logan.
Strabilianti gli effetti speciali di Tom Savini - nell'epoca pre-digitale - e di grande impatto la colonna sonora di John Harrison, dalle sonorità carpenteriane.
Voto: 7/8.
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