Regia di George A. Romero vedi scheda film
Per un certo verso, il film di Romero si adegua, in quanto a stile e tematiche, agli horror del filone splatter in voga a metà degli anni Ottanta. Però, gli anni trascorsi dai tempi di La notte dei morti viventi l'hanno anche fatto crescere in consapevolezza del mezzo cinematografico e in pessimismo critico circa il destino dell'umanità.
Un'amara ironia si interseca al pessimismo cosmico che avvolge la parte ancora non deceduta dell'umanità, tanto da riversare un po' di simpatia soltanto nel personaggio del morto vivente Bub, che pure si nutre di carne umana, ma è tra i pochi a non agire per puro sadismo o interesse personale.
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