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Il giorno degli Zombi

Regia di George A. Romero vedi scheda film

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La recensione su Il giorno degli Zombi

di Stefano L
9 stelle

Risultati immagini per Day of the Dead film

 

C'è un limite alla censura? Quand'è che si oltrepassa la soglia del proponibile e si sfiora il cattivo gusto? "Il Giorno degli Zombi" supera questa "demarcazione" oltre la quale non è consentito andare? Romero ha avuto la possibilità di girare questo capitolo conclusivo della saga con un budget di sette milioni di dollari. Gli era però stata imposta la censura per i frangenti più cruenti. Alla fine si accontentò di una somma più ristretta (tre milioni). In "Day of the Dead" non viene risparmiato nulla. È lo zombie-movie più splatter mai stato prodotto, con una messa in scena più esplicita dei lavori precedenti. La trama è un vero poema infernale, e i personaggi sono piuttosto cattivi (tranne il terzetto dei sopravvissuti e il Dr. Logan). Questa volta un gruppo di superstiti si è chiuso in un bunker sottoterra per sfuggire alla sete di sangue dei morti viventi. Da una parte abbiamo degli zoticoni militari guidati dal perfido capitano Rhodes (il cui attore, Joseph Pilato, compariva in un cameo dell'edizione americana di "Dawn of the Dead", tagliato nella versione italiana), dall'altra, la sezione scientifica, quella ragionevole, la quale si occupa degli aspetti sperimentali, costituita dalla dottoressa Sarah (la performer teatrale Lori Cardille), dal già citato Dottor Logan (il rimpianto Richard Liberty), ed il tecnico Fisher (John Amplas). C'è anche un duetto separato, composto da un pilota e un addetto alle radio. Le fazioni non perderanno tempo a mettersi in contrasto, e i momenti di tensione non mancheranno. Le forze armate vogliono far fuori tutte le creature con il loro equipaggiamento, ma Logan, rendendosi conto che le munizioni non bastano, vuole ammaestrarle. Qui viene presentata la figura di Bud, lo zombi più atipico: grazie agli esperimenti del bizzarro Logan, è diventato infatti l'unico non morto che riesce quasi a frenare i suoi istinti... "Day of the Dead" ha probabilmente il soggetto più interessante di tutte le pellicole dirette da Romero. Il make-up artist Tom Savini, inoltre, ha letteralmente superato se stesso. Grazie ad uno speciale materiale in lattice, ed altre ingegnose trovate meccaniche, Savini ha realizzato gli effetti più realistici e spaventosi di tutte le sue operazioni antecendenti. I morsi e le lacerazioni della pelle delle vittime sono così percepibili che gli stessi supervisori degli effetti hanno affermato di rimanere atterriti ogni qual volta dovessero rivederli. La critica, ovviamente, nell'85, non ha apprezzato questa "eccessiva" libertà artistica, e una buona parte di essa bocciò subito "Day of the Dead", bistrattandone il tono pessimista e apocalittico. Reazione opposta dai fan (compreso il sottoscritto), i quali ancora oggi pensano che il lungometraggio sia una formidabile perla del cinema d'orrore indipendente. La sinistra location sotterranea rappresenta uno spaccato ideale per una trama da incubo, i mangia cervelli sono terrificanti, i temi musicali allettanti, e l'happy end, per una volta, si discosta da quello strato di oscura distopia caratterizzante i primi due episodi. Lo sconsiglio solo ai deboli di stomaco...

 

 

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